Guerra in Ucraina, la F1 si interroga su Sochi. Sebastian Vettel: “Io ho già deciso”

Netta la presa di posizione del pilota ex Ferrari

“Non posso parlare a nome dell’associazione piloti di Formula 1, ma io non voglio correre in Russia e la F1 non dovrebbe correrci”. E’ una presa di posizione netta quella di Sebastian Vettel, pilota dell’Aston Martin, che in conferenza stampa a Montmelò si è detto scioccato per l’avvio delle operazioni militari russe in Ucraina.

“Tante persone stanno morendo per ragioni stupide – ha aggiunto l’ex Ferrari -. E’ orribile quello che sta succedendo. Il Gp di settembre? La decisione l’ho già presa, non lo correrò”.

In serata, a conclusione della giornata di test sul circuito catalano, ci sarà una riunione fra i dieci team principal e il presidente della F1, Stefano Domenicali, per discutere della situazione, ma non è detto che emergano immediatamente decisioni riguardanti il Gran premio sul circuito russo.

A rivelarlo, davanti ai cronisti, è stato il team principal della Ferrari Mattia Binotto: “La Formula 1 in questa situazione non è la cosa più importante di cui discutere. E’ molto più serio quello che sta succedendo in Ucraina. Tutto quello che possiamo fare è aspettare e vedere gli sviluppi, ma intanto avremo una riunione già stasera: cercheremo di capire quale sia la situazione, come affrontarla e come gestirla”.

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