Formula 1 di nuovo in Malesia: la ministra dello Sport perentoria

Articolo di Mauro Corno

"Potremmo pensarci se aziende private fossero disposte a farsi carico delle spese" ha detto Hannah Yeoh.

A causa degli elevati costi di organizzazione il Gran premio della Malesia e il suo iconico circuito di Sepang difficilmente torneranno a far parte del calendario della Formula 1 nel prossimo futuro.

Per sbloccare la situazione, il governo del Paese asiatico dovrebbe impegnarsi a firmare un contratto di durata compresa tra tre e cinque anni con Liberty Media, il che rappresenterebbe un impegno di circa 1,5 miliardi di ringgit (304 milioni di euro) per quel periodo: lo ha dichiarato giovedì la ministra dello Sport, Hannah Yeoh, davanti al Parlamento malese.

“A questi costi vanno aggiunti circa 10 milioni di ringgit (2 milioni di euro) all’anno solo per mantenere il circuito agli standard internazionali richiesti per le competizioni di alto livello: potremmo pensarci se aziende private fossero disposte a farsi carico delle spese” ha poi aggiunto la donna

La Malesia era entrata nel calendario della F1 nel 1999, per poi uscirne nel 2018, proprio a causa dei costi. Sepang ospita ancora oggi il campionato del mondo di MotoGp. Su quel tracciato ha purtroppo perso la vita Marco Simoncelli.

 

Da oltre vent’anni Editor-in-Chief di Sportal.it si è laureato in Scienze Politiche alla Statale di Milano con una tesi su Georges Simenon. Ha scritto due libri su calciatori e allenatori italiani all’estero: Ai confini dell’impero e Nuovi confini dell’Impero. Da bimbo era certo che avrebbe giocato in serie A ma già in Seconda Categoria faticava.

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