Ferrari, Frederic Vasseur: “Una bella reazione dopo un inizio di 2023 difficile”

Ferrari, Frederic Vasseur: “Una bella reazione dopo un inizio di 2023 difficile”

Il primo anno di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari è stato a due facce: la prima parte del 2023 quasi disastrosa, la seconda decisamente migliore, tanto è vero che per la casa di Maranello è arrivata l’unica vittoria di tutto il Mondiale a non essere targata Red Bull, quella di Carlos Sainz a Singapore. Ecco come Vasseur riesamina il 2023 sulla versione italiana di motorsport.com.

“Abbiamo già cambiato alcune persone ma non mi piace fare nomi, non l’ho mai fatto e non lo farò mai. Alla fine, non si tratta di una persona, inclusa la mia figura, la cosa più importante è il gruppo di lavoro che abbiamo, sono orgoglioso della reazione che ha avuto la squadra durante la stagione, tutti, compresi i piloti, siamo stati in grado di reagire dopo sei mesi difficili e a partire da Monza si sono visti i risultati. Poi sappiamo che in un’organizzazione ci sono sempre da apportare alcune modifiche individuali e lo stiamo facendo, stiamo assumendo molto, ma conosciamo il sistema Formula 1. All’inizio c’è una sorta di enorme inerzia dovuta ai contratti in vigore”. 

“Quando realizzi di avere un problema che necessita di ricorrere ad assunzioni, sappiamo che una nuova persona che si unirà alla squadra dovrà rispettare dodici mesi di gardening, un preavviso di sei mesi e, trascorso questo periodo, potrà essere attiva solo sul progetto dell’anno seguente. Quindi dal momento in cui hai la necessità di una persona a quello in cui sarà operativa, si rischia che passino dai due ai tre anni. Per questo credo che per noi il punto più importante sia stato il miglioramento sull’approccio e della mentalità. Penso che alla fine abbiamo preso più rischi e siamo stati in grado di essere un po’ più aggressivi”.

“Quando abbiamo detto che all’inizio eravamo in una situazione difficile, probabilmente eravamo in ritardo di due o tre decimi. Abbiamo fatto un passo avanti di uno o due decimi. Ora la griglia è così compatta e stretta che per uno o due decimi si può cambiare completamente la fisionomia del weekend. In Giappone abbiamo apportato un miglioramento, ma non è stato grande. Sono ancora convinto che sia più sul funzionamento della pista che abbiamo fatto il passo nell’ultimo terzo della stagione, molto più che sullo sviluppo della vettura. Nell’ultima parte della stagione siamo stati molto più aggressivi. Ed è una questione di decimi. Si recuperano 2 centesimi qui e 2 centesimi là e alla fine è un decimo”.

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