
Il 17 luglio 2015 morì Jules Bianchi, dopo oltre nove mesi di coma: oggi Charles Leclerc lo omaggia con un lungo ricordo da brividi.
Jules Bianchi morì il 17 luglio 2015, dopo oltre nove mesi di coma provocato dal tragico incidente del Gran Premio del Giappone disputato il precedente 5 ottobre 2014. Lo sfortunato pilota francese non era solo una grande promessa della Ferrari Academy, ma anche un amico e un vero e proprio mentore per Charles Leclerc. Che, a dieci anni esatti dalla sua scomparsa, ha voluto ricordare il collega che era stato anche suo padrino.
“I primi ricordi che ho di Jules non hanno a che fare con lui come pilota, ma come persona – sono state le parole che Leclerc ha dedicato a Bianchi, pubblicate sul sito ufficiale della Formula 1 -. Abbiamo passato insieme molto tempo, siamo cresciuti uno al fianco dell’altro con le nostre famiglie, che sono molto unite ancora adesso. Lui era sempre presente”.
“Aveva otto anni più di me, vicino per età più a mio fratello maggiore – ha aggiunto Leclerc -. Avevo 6-7 anni, e la differenza d’età si percepiva. Poi siamo diventati molto amici, ed era la persona più competitiva che io conosca. Anche quando correvamo in kart si vedeva, o nelle fesserie che facevamo in casa. Penso di essere diventato a mia volta così competitivo per merito suo”.
“Spero che Jules Bianchi sia ricordato come un pilota enormemente talentuoso, ma che purtroppo non ha avuto modo di correre per una squadra di alto livello che gli desse modo di dimostrarlo. Poi ci sono persone di cui capisci la bontà semplicemente guardando i loro occhi e il loro sorriso. Jules era uno di loro, ed è la cosa più importante che ricordo di lui”, ha concluso Leclerc.