Bernie Ecclestone non accetta il licenziamento di Christian Horner

"Ho parlato con lui il giorno prima e non sapeva nulla. Forse lo sapeva, ma non me l’ha detto. È stata una conversazione normale"

La fine dell’era Christian Horner alla Red Bull fa ancora discutere. Ne ha parlato anche l’ex boss della Formula 1 Bernie Ecclestone che, al sito RacingNews365, ha svelato alcuni retroscena.

“Ho parlato con lui il giorno prima e non sapeva nulla. Forse lo sapeva, ma non me l’ha detto. È stata una conversazione normale. Stavamo parlando di Max Verstappen. Non aveva nulla a che fare con questo, altrimenti me lo avrebbe detto”.

“Tutto quello che so è il messaggio che tutto il mondo ha ricevuto, ovvero che è stato licenziato, con effetto immediato. Il fatto che se ne sia andato così non lo capisco. Perché gli hanno chiesto di andarsene con effetto immediato? Sembra come se avesse ucciso qualcuno”.

E ancora: “Se si vuole licenziare qualcuno, si parla prima e si dice qualcosa tipo: ‘Abbiamo concordato di separarci’, o qualcosa del genere. Ma se arrivi a dire: ‘Sei licenziato con effetto immediato’, allora deve esserci stato qualcosa di molto estremo per farlo accadere. Non essere soddisfatti dei risultati è una cosa. Ma essere licenziati con effetto immediato, è tutta un’altra storia”.

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