Yamaha, messaggio a Valentino Rossi e Viñales

Il capo progetto di Yamaha Racing, Takahiro Sumi, ha parlato dello sviluppo della nuova M1 in un’intervista a Motosport, a poche settimane dalla presentazione ufficiale: “Vincere una gara stando davanti e scappando, è solo un modo per farlo. Ma se le tue traiettorie ideali vengono bloccate da un pilota che ti precede, non puoi mostrare tutta la tua velocità. Per i nostri piloti è difficile lottare in gara. Ecco dove ci manca ancora qualcosa. Dobbiamo lavorare per riguadagnare la nostra forza in gara. Ci stiamo lavorando. Naturalmente, il motore richiede un grande sforzo per lo sviluppo. Dobbiamo battere i nostri rivali sulla top speed, e questo è un qualcosa che la Yamaha non ha mai avuto in passato. Penso che la filosofia del produttore si veda nel modo in cui tenta di ottenere più velocità, ovvero se aumentando la potenza o migliorando l’equilibrio totale del pacchetto”.

“Il 2017 ed il 2018 sono stati anni difficili. Abbiamo avuto difficoltà a vincere ed abbiamo introdotto molti aggiornamenti che non hanno portato i risultati sperati. Ci sono stati molti problemi, quindi durante l’inverno del 2019 abbiamo cercato di guardare indietro ed identificare ciò che avevamo sbagliato, con lo scopo di creare una base più sicura. Non abbiamo un motore paragonabile a quello della Ducati. Ecco perché ho adottato una filosofia diversa: facciamo una moto che non sia seconda a nessuno nell’affrontare le curve. Invece di modificare il telaio, però, abbiamo sviluppato il motore per migliorare in curva. Poiché è difficile ottenere prestazioni ad alti e a medi regimi contemporaneamente, la moto 2019 mirava a migliorare l’accelerazione in uscita di curva”.

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