Ronaldo, giallo ed errori: l’Iran sfiora l’impresa

Finisce con i giocatori dell’Iran distesi a centrocampo, in lacrime per l’impresa sfiorata. Questo il palpitante epilogo del gruppo B di Russia 2018, che ha promosso agli ottavi nell’ordine Spagna e Portogallo, ma che sembra aver già regalato alla squadra di Queiroz il titolo di formazione rivelazione del Mondiale. A Saransk si pensava a una passeggiata per i campioni d’Europa che però, traditi da un Cristiano Ronaldo per una volta protagonista in negativo dopo aver giganteggiato nelle prime due gare, devono sudare fino alla fine in una serata che li ha visti passare da prima a seconda forza del girone per poi essere graziati dagli avversari all’ultimo secondo di recupero. La squadra del portoghese Queiroz non ha cambiato l’atteggiamento tattico ultra-difensivo delle prime gare neppure dopo lo svantaggio firmato allo scadere del primo tempo da Quaresma, autore del proverbiale e geniale colpo di trivela.

Sembra tutto facile, ma al 50’ comincia un’altra partita, quella del Var. L’arbitro concede grazie alla tecnologia un rigore al Portogallo per fallo di Ezatolahi su Ronaldo, ma Beiranvand si supera respingendo il tiro del numero 7. Da quel momento in campo si vedrà solo nervosismo, calci e proteste: ne fa le spese Ronaldo, protagonista dell’episodio-chiave al 75’, un presunto pugno a Poulariganji che l’arbitro paraguayano Caceres punisce solo con un’ammonizione dopo una lunghissima pausa davanti al monitor. Non finisce qui perché il Portogallo ormai non c’è più, l’Iran butta in campo il cuore e pareggia allo scadere con un rigore concesso ancora tramite il Var per un fallo di mano di Cedric e trasformato da Ansarifard. All’ultimo secondo dei sette di recupero Taremi spreca il gol-qualificazione che avrebbe escluso il Portogallo.
 

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