F1, Eau Rouge sotto accusa: possibile rivoluzione per Spa

Gli incidenti a Spa, sulla mitica curva dell’Eau Rouge, cominciano a diventare un po’ troppi e i piloti chiedono basta.

Ha fatto il giro del mondo il Team Radio di Sebastian Vettel, che pochi istanti dopo il terribile schianto di Lando Norris ha urlato alla squadra: “Che cosa vi avevo detto? Ve l’avevo detto! Bandiera rossa! Correre così è completamente non necessario! Come sta lui?”. E poi, dopo aver raggiunto i rottami della McLaren, con il pilota britannico però senza alcun problema fisico: “Ok, sta bene”.

In queste ore, però, in tanti si sono lamentati della pericolosità della doppia curva in compressione che segue la griglia di partenza e il tornante de La Source. Lo ha fatto anche Lewis Hamilton in persona, denunciando la presenza di un pericoloso dosso aggiunto in questi mesi per evitare allagamenti. Ancora più severo Jack Aitken, pilota di Formula 2: “Eau Rouge e Raidillon devono cambiare”. Più nel dettaglio è andato Guanyu Zhou: “Se in ogni weekend di gara vediamo un enorme incidente nella stessa curva, non possiamo fare finta di niente”.

Ecco perché in vista delle prossime stagioni potrebbe avere seguito quanto suggeriva Nathalie Maillet, ex CEO di Spa. Ossia l’introduzione della ghiaia oltre il tracciato in corrispondenza di Eau Rouge e Raidillon. Una soluzione che rientrerebbe in un maxi investimento da 80 milioni di euro sul circuito delle Ardenne, e che in prospettiva potrebbe cambiare volto a uno dei segmenti più famosi dell’intera Formula 1. Togliendone forse parte del fascino, ma anche buona parte della paura che genera ai piloti.

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