F1, Carlos Sainz se l’è vista brutta a Baku

Quinto e deluso Carlos Sainz, che nel corso delle qualifiche del GP di Baku ha corso anche un grosso rischio in pista.

Lo spagnolo della Ferrari ha analizzato il suo sabato, concluso strappando un quinto posto in griglia mentre il compagno di scuderia Charles Leclerc si è preso la pole position. Ma la bandiera rossa sul circuito cittadino azero si sarebbe potuta accompagnare a un incidente ben più grave, che Sainz ha evitato con una vera e propria intuizione.

La sessione si è infatti conclusa con l’incidente di Tsunoda, finito contro le barriere dopo una curva cieca. E la prima monoposto dopo la AlphaTauri del nipponico era proprio la Ferrari di Sainz, che ha deciso di ritardare la frenata e andare lungo (rompendo a sua volta il muso).

“Il giro stava andando bene, avevo già recuperato un decimo e mezzo – ha raccontato Sainz -. Poi ho visto che Yuki stava bloccando l’anteriore e ho capito che sarebbe andato lungo. Ho immaginato che sarebbe andato a sbattere, poi ho visto che era andato a muro e ho perso la macchina”.

Un male minore, per certi versi, dato che se Sainz si fosse concentrato solo sulla sua vettura, il rischio di centrare quella del giovane collega sarebbe stato estremamente alto. Ma nel pilota Ferrari prevale comunque il senso di frustrazione: “Sono due gare consecutive che per colpa di una bandiera rossa non posso sfruttare al meglio la macchina. Potevamo fare doppietta in prima fila. Il potenziale di questa Ferrari c’è tutta, andiamo più forte di quanto ci aspettassimo. Ma per due volte di fila è andata a finire così”.

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