Binotto torna a parlare e spiega cosa manca

La Scuderia Ferrari ha concluso i sei giorni di test pre-stagionali con la SF1000 al Circuit de Barcelona-Catalunya. La monoposto per il campionato di Formula 1 che prenderà il via il 15 marzo in Australia nell’ultima giornata di prove è stata portata in pista da Charles Leclerc che, come Sebastian Vettel ieri, ha concluso il proprio programma di lavoro con la simulazione del weekend di gara. Nella seconda tre giorni di prove la vettura ha percorso 490 giri (2.281 chilometri). La SF1000 arriva dunque al via della stagione con all’attivo 844 giri pari a 3.929 chilometri (13 GP).

La prossima volta che le vetture scenderanno in pista sarà in Australia venerdì 13 marzo, quando sul circuito cittadino di Albert Park saranno in programma le prime prove libere della stagione 2020. “Dal punto di vista del programma completato e di come la squadra ha lavorato sono soddisfatto di questi test invernali. Abbiamo approcciato le due sessioni di prove in maniera molto diversa sia tra loro che rispetto all’anno scorso, sfruttando i primi tre giorni per conoscere al meglio la nostra vettura in tutte le possibili configurazioni” spiega Mattia Binotto.

“Nelle due giornate finali invece, abbiamo effettuato simulazioni di weekend di gara con Sebastian e Charles. Credo che la prestazione sul giro secco non sia ancora quella che vogliamo, mentre per quanto riguarda i long run abbiamo raccolto indicazioni relativamente migliori, seppur non ancor sufficientemente positive, così come sul piano dell’affidabilità. Torniamo a Maranello con moltissimi dati da analizzare e consapevoli che abbiamo diverso lavoro da fare ma a livello di squadra ci sentiamo pronti per il Gran Premio d’Australia, che ci dirà più chiaramente quali sono i valori in campo” conclude il team principal della Scuderia Ferrari.
 

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