L’Astana sacrifica la Champions

A Madrid con le riserve. Il singolare diktat in casa dell’Astana è questo: al Calderon, contro l’Atletico Madrid, saranno risparmiati i titolari e in campo ci andrà la squadra B.
 
Una decisione, quella del club kazako, che fa discutere. Sacrificare la Champions League sull’altare della Qaz?qstan Prem’er Ligasy (prima divisione kazaka) è un gesto inedito, sconsiderato a una prima analisi.
 
Eppure, una ragione c’è. A quattro giornate dalla fine del campionato, l’Astana dista 5 punti dalla vetta, occupata dal Kairat Almaty. E lo scontro diretto, in programma il 25 ottobre, è un obiettivo da non fallire, assolutamente. Il club, fondato nel vicino 2009, ha già inaugurato una tradizione di successi in patria e nemmeno il prestigio di calpestare il prato del Calderon vale la rinuncia al titolo.
 
Così, succederà che Nuserbayev e compagni guarderanno la partita dal loro divano, sostenendo da lontano i colleghi impegnati contro le furie di Simeone. Tra Astana e Madrid intercorrono 6.831,7 km circa, la stessa distanza che divide la realtà dal sogno. Ma i sogni, stavolta, cedono il passo al vero obiettivo: conquistare il Kazakistan. Anche l’Astana, a modo suo, scriverà la storia di questa competizione. 
 

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