Panchine d’Europa, parte il domino

È quasi Natale, e più che fare di più, come recita uno spot-tormentone, nel mondo del calcio si comincia già a fare i conti. E a programmare il futuro. Perché è vero che la stagione entra nel vivo solo adesso, ma in ottica mercato-giocatori, anche quello estivo, e soprattutto di mercato-allenatori, è quasi tempo di muovere le prime pedine.
 
Metafora quanto mai azzeccata, visto che già da ora sembra prefigurarsi uno stravolgimento quasi mai visto a livello europeo, con grossi calibri pronti a saltare da una panchina all’altra.
 
Nel giorno in cui diventa quasi ufficiale l’approdo di Carlo Ancelotti al Bayern Monaco, Pep Guardiola ha rinviato, forse per l’ultima volta, la comunicazione dell’addio alla Germania, con ogni probabilità per approdare sulla panchina del Manchester City, dove Pellegrini sembra fare fatica già ad arrivare alla fine della stagione.
 
E il Chelsea? Hiddink farà solo il traghettatore, per il futuro Abramovich è orientato su Pablo Simeone, in netto vantaggio su Antonio Conte. Il ct dell’Italia ha confessato di stare studiando le lingue, ma non sembrano sprecarsi le spasimanti europee, visto che a Manchester sponda United sono pronti a puntare proprio su Mourinho, con la benedizione dell’amico Ferguson.
 
E se a Madrid nulla sembra poter ostacolare la promozione di Zinedine Zidane, nel mercato italiano tengono banco le situazioni molto calde di Milan e Roma.
 
I giallorossi stanno per congedare Garcia, ma non trovano il traghettatore giusto per 6 mesi, prima di puntare tutto proprio su Conte, a propria volta tentato anche dalla possibilità di risollevare il Milan. Oppure di tornare alla Juventus, qualora Allegri cedesse alla tentazione di approdare in Premier. Ma per riuscirci, il tecnico Campione d’Italia dovrà sperare che Guardiola, Simeone e Mou non si accasino prima…
 

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