Cavani: “Via dal PSG? Non dipende da me”

Altro che Belle Époque. La Parigi di Edinson Cavani è ostile al ‘Matador’, indomabile per natura e costretto a uno scomodo dualismo con sua maestà Zlatan Ibrahimovic.
 
Non c’è nulla che si possa fare per ricucire la ferita dell’uruguaiano, che all’ombra della torre Eiffel ha fatto anche molto bene quest’anno (con 19 gol).
 
L’addio a fine stagione è una suggestione forte ed è lo stesso attaccante ad alimentarla in un’intervista a Marca.
 
Ecco le sue parole: “Hanno sempre parlato di questo argomento, da una parte è una cosa buona perché ci sono squadre che mi seguono, dall’altra non buona perché sembra che non sono felice e che sono scontento cosa che non è certa”.
 
Il più rimpianto dei tenori di Napoli, dove è rimasto il solo Hamsik, vuole tornare solista altrove, magari alla Juventus. L’ex Palermo, però, non si sbilancia più di tanto sul futuro: “Posso solo dire che ho un contratto di due anni con il PSG, voglio rispettarlo, poi nel calcio non si sa mai nulla, molte cose non dipendono da me, tutto dipende da come finisce l’anno e dalle idee del club, da questo dipende se vado via o no, ci sono molte cose che la gente non sa. Il soprannome Matador me lo diedero a Napoli e mi caratterizza, se poi verrò in Spagna non lo so, vedremo. Sono molto contento di quanto mi ha riservato la vita, sono molto tradizionale, la miglior cosa è che la gente mi fermi e mi dica ‘Hai dato tutto per la maglia’”. 
 
Infine, un elogio a Marco Verratti: “Un fenomeno che può giocare in ogni squadra, il miglior giocatore con cui abbia mai giocato, sono orgoglioso di giocare con lui”.

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