
Il giovane tecnico maiorchino sarà alla sua prima esperienza da capo allenatore, dopo cinque anni da vice all'Arsenal.
A Parma è il giorno della presentazione di Carlos Cuesta, giovane tecnico (classe 1995) che raccoglie il testimone da Cristian Chivu, passato nel frattempo ad allenare l’Inter dopo aver condotto alla salvezza i ducali nella stagione appena conclusa. L’allenatore maiorchino ha voluto subito mettere le cose in chiaro, soprattutto nei confronti di chi gli contesta la mancanza di esperienza da capo allenatore di un club di massima serie.
“Per me è un onore entrare a far parte della storia di questo club – ha detto Cuesta -. La società, sin dai primi contatti, mi ha subito fatto capire di avere grande fiducia nei miei confronti. L’età? Per me è solo un numero, non sarà mai un alibi: voglio che si valutino le prestazioni del mio Parma, farò del mio meglio come ho sempre fatto”.
“Non sono preoccupato del fatto che ci possano essere calciatori più grandi di me – ha aggiunto il nuovo allenatore gialloblù -. Quando sono andato all’Arsenal (dov’è stato vice dal 2020 fino a poche settimane fa) avevo 24 anni, semplicemente ho sempre cercato di far capire il mio compito e dimostrare di essere un valido allenatore”.
Ad approfondire i motivi della scelta di Cuesta ci ha pensato, nella stessa conferenza stampa, Federico Cherubini, amministratore delegato del Parma: “Non c’è la volontà di stupire nessuno, e non ci sono legami con l’esperienza che abbiamo avuto con Chivu. Semplicemente abbiamo un progetto, parola di cui si abusa ma che per noi è importante, e Carlos Cuesta è il profilo perfetto per quello che abbiamo in mente. Vogliamo andare oltre il breve e il medio termine”.