
Il Nottingham Forest, protagonista di un avvio di stagione orribile, sta cercando una punta per gennaio.
Il nome di Lorenzo Lucca torna ad agitare il mercato. L’attaccante del Napoli è di nuovo nel mirino del Nottingham Forest, club di Premier League che già a marzo aveva mostrato un forte interesse per lui. E ora, con l’avvicinarsi della finestra invernale, l’idea sembra tornare di moda.
Già segnalato in primavera
Non è un interesse dell’ultima ora. Già alla fine di marzo, Lucca era stato inserito in una lista di obiettivi condivisa tra diversi club, tra cui Inter, Milan, Napoli, dove poi è approdato, Atletico Madrid e, appunto, Nottingham Forest. Gli osservatori inglesi lo seguivano da tempo, attratti da un profilo fisico atipico ma in crescita costante: 2 metri e 1 centimetro di altezza, presenza imponente, buon senso della posizione e progressi evidenti nel gioco di sponda e nel lavoro per la squadra.
Il profilo che piace in Premier
In Inghilterra, dove le partite si vincono spesso nei duelli aerei e nella lotta corpo a corpo, Lucca è visto come un attaccante adatto. Il Nottingham Forest, protagonista di un avvio di stagione orribile, sta cercando un centravanti che possa offrire un’alternativa concreta nel reparto offensivo, e Lucca corrisponde esattamente a quel tipo di profilo. Già nella scorsa sessione, il club inglese lo considerava un’opzione più accessibile rispetto a nomi come Gyökeres o altri big della Premier.
Gerarchie napoletane
Ingaggiato dal club campano come alternativa a Romelu Lukaku, dopo il grave infortunio del belga il piemontese ha dovuto prendere atto dell’acquisto di Rasmus Højlund, con il danese ex Atalanta che lo ha subito scavalcato nelle gerarchie di Antonio Conte.
Una nuova chance
In campionato, a Torino, contro i granata, Lucca ha convinto poco. Martedì, a causa di un nuovo forfait di Højlund, per lui c’è stata una nuova chance, in Olanda, con il Psv Eindhoven, squadra che ha affrontato nella Eredivisie quando ha indossato la maglia dell’Ajax. E contro la quale se l’è vista su un palcoscenico ben più prestigioso, la Champions League: opportunità gettata alle ortiche, con tanto di espulsione per un brutto gesto.