Zaccagni non basta, Sassuolo corsaro al Bentegodi

Verona-Sassuolo 2-3

Un palcoscenico come il Bentegodi, finalmente infiammato dal pubblico gialloblù, ha fatto da gran cornice alla gara di esordio del campionato di serie A: Hellas VeronaSassuolo. A vincerla, al termine di 96 minuti ricchi di emozioni e colpi di scena, gli emiliani. Tre a due il finale firmato Raspadori, Duricic e Traore contro un Hellas in 10 per tutto il secondo tempo ma in grado di riaprire la gara per ben due volte con un imprendibile Zaccagni. Non così Kalinic che, sullo 0 a 0, ha sciupato la più clamorosa delle occasioni per i gialloblù. Classifica: Sassuolo 3, Verona 0. Prossimo turno: Verona-Inter; Sassuolo-Sampdoria.

Primo tempo. Trenta secondi e Boga sta “gelando” il Bentegodi: sbavatura difensiva, immediata battuta dal limite, palla sopra l’incrocio. Un altro minuto e, stavolta, è Barak ad impegnare, in angolo, l’estremo emiliano Consigli. I tatticismi restano nel retrobottega. I nuovi tecnici, Di Francesco e Dionisi, preferiscono giocarsela subito a viso aperto sul palcoscenico di un Bentegodi finalmente infiammato dal pubblico. A partire dalla curva Sud scaligera, che rende magica una serata, fino allo scorso anno, pura chimera. Doppio Pandur su Raspadori (17’) e via di questo passo con continui capovolgimenti di fronte. 24’: gran girata di Zaccagni da centro area su azione iniziata da Barak, palla (incredibilmente) sopra la traversa. Verona pigia sull’acceleratore, al 31’ sembra fatta: gran stacco di Kalinic sottomisura, la palla sbatte (clamorosamente) sulla traversa; ribaltamento di fronte Raspadori sorprende la linea difensiva gialloblù, infilando il vantaggio emiliano e scatenando l’entusiasmo dei circa cento tifosi ospiti. 32’: Verona-Sassuolo 0-1. Veemente reazione Hellas, la retroguardia di Dionisi si abbassa, Consigli non è impegnato nonostante un paio di mischie. 44’: l’arbitro, probabilmente dopo avere sentito la sala Var, ammonisce Veloso per la seconda volta a seguito di un pestone su Duricic: espulso il calciatore scaligero. La decisione arbitrale scatena la rabbia dei tifosi gialloblù. Si riprende dopo alcuni minuti, tre di recupero e tutti negli spogliatoi col Verona in 10.

Inizio di ripresa e subito un sostituzione “eccellente” nelle fila scaligere: fuori Kalinic per Cancellieri. Mossa che sembra azzeccata: Zaccagni di rimessa, sulla fotocopia della rete di Raspadori, Consigli dice no di piede. Hellas sempre avanti, Sassuolo in attesa del pertugio giusto che trova subito. 5’ minuto: Duricic scambia, nello stretto con Caputo, e trafigge Pandur per il raddoppio emiliano. Di Francesco inserisce Tameze e Di Carmine per una scossa che spera di infondere ai suoi giocatori. Cosa che sta per succedere al quarto d’ora ma lo stesso Di Carmine non riesce a toccare in rete a porta vuota un centro di Barak. Verona indomito anche con un uomo in meno. Dentro Traore nel Sassuolo. 24’: Zaccagni atterrato in area emiliana, l’arbitro assegna il rigore che lo stesso fantasista realizza: Verona-Sassuolo 1-2 (27’). Nel Verona entrano anche Ilic e Magnani, le ultime mosse firmate Di Francesco per raddrizzare una gara avviata ai titoli di coda. A cui sembra mettere la parola fine il neo entrato Traore (32’) con un tiro “a giro” che si infila nell’angolo più lontano: Verona-Sassuolo 1-3. Ma per la seconda volta Zaccagni, imprendibile, la riapre, entrando in area nuovamente dalla sinistra e battendo Consigli per il 2 a 3. Non bastano all’Hellas gli ultimi dieci, incandescenti minuti per firmare una clamorosa rimonta. Triplice fischio: Verona-Sassuolo 2-3.

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