Un ex Torino tira le orecchie a Samuele Ricci e Pietro Pellegri

Un ex Torino tira le orecchie a Samuele Ricci

Domenica il Torino non è riuscito a confermare le ottime cose viste contro il Milan ed è capitolato a Bologna. I granata hanno però avuto da recriminare sul presunto fallo di Orsolini ai danni di Ricci, azione da cui è scaturito il gol. Raggiunto da toronews.net, Severino Rampanti ha analizzato così l’accaduto, tirando le orecchie al giovane centrocampista: “I giocatori devono abituarsi a rimanere in piedi e a non lamentarsi troppo, perché gli arbitri altrimenti sono portati a pensare che fanno sceneggiate”. 

“Anche se si subisce fallo bisogna provare a stare in piedi. I tempi sono cambiati, una volta si faceva di tutto per non finire a terra così da evitare di lasciare strada libera all’avversario qualora l’arbitro non avesse fischiato. Anche in Torino-Milan sul contatto Buongiorno-Messias il fallo c’era, poi Buongiorno è andato giù e l’arbitro ha pensato che avesse accentuato la spinta”.

Nel match contro la banda di Thiago Motta Pietro Pellegri è uscito dopo appena 3 secondi. Rampanti ne ha anche per l’ex Milan: “Quando ho visto la scena ho pensato che il ragazzo ha una soglia del dolore molto bassa. Tutti i giocatori quando vanno in campo hanno dei problemi fisici, qualche dolorino qui e lì c’è sempre. Nessuno è mai al 100%, ma si va in campo e si lotta anche col dolore. Un giocatore di calcio si deve preoccupare quando non ha problemi. Scendere in campo con qualche dolorino è la normalità, ci si fa aiutare dallo staff medico e si regge mentalmente. Evidentemente questo ragazzo può migliorare da questo punto di vista”.

“Quando ci sono le occasioni per fare il salto di qualità il Torino non le coglie mai e a mancare sono tante cose: prima di tutto lo spessore dei giocatori, perché se un giocatore dopo una bella prestazione non riesce a dare continuità vuol dire che manca maturità. La maturità si raggiunge con l’approccio sul lavoro e con la determinazione giorno per giorno. Occorre rimanere sempre concentrati, sempre vogliosi di raggiungere obiettivi nuovi. Se questo manca la strada diventa dura” ha concluso Rampanti.

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