Solskjaer racconta il primo Cristiano Ronaldo

“All’inizio tutti volevano colpirlo duro per fermarlo, poi…”.

L’impatto di Cristiano Ronaldo nel Manchester United è sotto gli occhi di tutti. Il campione portoghese ha già realizzato quattro reti – tre in campionato ed una in Champions League – nei tre incontri  finora disputati con la sua nuova-vecchia maglia. Nella conferenza stampa tenutasi alla vigilia del match di Premier tra i Red Devils e l’Aston Villa, Ole Gunnar Solskjaer, tecnico dello United nonchè ex compagno di CR7 nella sua prima esperienza inglese, ha sottolineato la grandezza del prodotto di Funchal, raccontando anche un curioso aneddoto.

“Cristiano è sempre stato abituato alle attenzioni sin da quando arrivò qui. All’inizio tutti volevano colpirlo duro per fermarlo, poi è diventato talmente forte che ogni avversario ha dovuo tenerlo d’occhio. Sapevamo che avrebbe avuto un grande impatto dentro e fuori dal campo, è sempre molto professionale. Per ottenere il massimo nella sua carriera è stato sempre molto disciplinato e sono sicuro che questo si ripercuoterà sui compagni di squadra. Il fatto che segni è un ulteriore aiuto. Sono stato felice del suo ritorno, è un uomo diverso rispetto a quando giocavamo insieme ed è assolutamente al top. Il ritmo di lavoro, il suo atteggiamento nei confronti delle partite, la comunicazione: tutto è perfetto. Sa che non giocherà tutte le partite; quando sentirà di non essere pronto, ci faremo una bella chiacchierata”.

Solskjaer ha anche ammesso di “sfruttare” la presenza di CR7 in un modo…alternativo: “Gli altri pensino pure a marcarlo: i ragazzi che sceglierò di mandare in campo si godranno gli spazi che gli avversari lasceranno mentre sono preoccupati di Ronaldo…”, ha chiosato il norvegese.

 

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