Milan primo in classifica in attesa di Atalanta-Inter, posticipo di domenica 28 dicembre delle 20:45
Milan primo in classifica in attesa di Atalanta–Inter, posticipo di domenica 28 dicembre delle 20:45. I rossoneri di Allegri hanno sconfitto l’Hellas Verona con un rotondo 3-0. Alla distanza è emersa tutta la differenza tecnica dei rossoneri saliti a 35 punti, due in più dell’Inter. Il Verona è fermo a 12 punti, terz’ultimo in classifica. Prossimo turno: Cagliari-Milan (venerdì 2 gennaio ore 20:45), Verona-Torino (domenica 4 gennaio ore 18:00)
Primo tempo. Tema tattico predefinito: Milan comanda il gioco, Verona chiuso ermeticamente in attesa di un possibile spazio da sfruttare in ripartenza. Lo trova Bernede sulla sinistra, entra in area ma anziché tirare preferisce il centro basso: l’azione sfuma. Il Milan lascia fare, gli scaligeri ci riprovano senza successo. Al 20’ Loftus-Cheek firma la prima occasione rossonera: secca conclusione dal limite, buon per l’estremo Montipò che la palla, deviata, finisca in angolo, da cui nulla scaturisce.
Seconda occasione per il Milan (28’): sul piede dell’accorrente Nkunku l’1 a 0 ma non riesce, sottomisura, a deviare in rete il centro basso di Loftus-Cheek. Spinge, ora, la squadra di Allegri, il Verona costretto ad arretrare sempre più spesso nei propri sedici metri. Ci prova Niasse, sull’altro fronte, rasoterra a lato. Due minuti di recupero: angolo Milan, Rabiot corregge, sul secondo palo spunta Pulisic, rete: Milan-Verona 1-0. Tutti negli spogliatoi.
Ripresa. Bertolini, il tecnico che ha sostituito in panchina lo squalificato Zanetti, inserisce Orban e Sarr nel Verona ma non passano 30 secondi che Nkunku è atterrato da Nelsson in area, rigore secondo l’arbitro Fabbri, lo stesso Nkunku realizza il 2 a 0 dal dischetto, sua prima marcatura stagionale. Al 7’ firma la sua seconda rete in rossonero: botta da fuori di Modric, tocco di Montipò, palla sul palo e di nuovo in campo, Nkunku è il più lesto ad insaccare. Verona prova a reagire, il Milan lascia fuori dalla porta ogni spiffero. Ancora Montipò protagonista: dice no a De Winter.
