La partita è stata caratterizzata anche da un'interruzione, per cori razzisti contro Dusan Vlahovic, nel corso del primo tempo.
Termina con il punteggio di 1-1 la sfida tra Fiorentina e Juventus, valida per il dodicesimo turno del campionato di Serie A. Allo Stadio Artemio Franchi arriva dunque un altro pareggio sia per Paolo Vanoli, che aveva esordito con una ‘X’ a Marassi contro il Genoa, sia per Luciano Spalletti, che sopo il successo sulla Cremonese ha impattato con lo Sporting in Champions e il Torino nel derby pre-sosta.
Primo tempo che, fa parte un rigore assegnato al 14′ per un presunto fallo in area su Vlahovic e poi revocato dopo il controllo al VAR, fatica a decollare e che vede anche un’interruzione, al 19′, per cori razzisti nei confronti di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus con un passato, tra l’altro, proprio nel club viola. Alla ripresa del gioco arriva quasi dal nulla la traversa di Moise Kean al 25′ ma è la Juve a passare, nel lungo recupero assegnato dall’arbitro Doveri, grazie alla stoccata vincente da fuori area di Kostic.
Il vantaggio, di fatto, dura poco: al 3′ del secondo tempo, infatti, è un’altra conclusione da fuori, stavolta del fiorentino (ed ex bianconero) Mandragora a superare il portiere avversario, regalando così il pareggio alla Fiorentina. Nella girandola dei cambi nella ripresa ci sono Ndour, Gudmundsson, Kouadio e Viti per i viola al posto di Sohm, Piccoli, Parisi e Ranieri). Spalletti risponde con Cabal, Miretti e Conceiçao per Kostic, Khephren Thuram e Cambiaso.
Il risultato, però, non cambia più e la gara termina in parità: la Fiorentina resta in ultima posizione con 6 punti, agganciando momentaneamente l’Hellas Verona, mentre la Juventus si porta a quota 20, mancanco però l’approdo alla zona Champions. Ora si pensa all’Europa: trasferta di Champions per la Juve, impegnata martedì contro il Bodo/Glimt, Fiorentina impegnata in casa, giovedì, con l’AEK in Conference League.