
L'errore di scrittura sulla divisa ufficiale non sarà rimosso: la spiegazione di Valentina De Laurentiis sulle maglie "autenthic" del Napoli.
Il Napoli campione d’Italia in carica ha fatto parlare di sé non solo per la ricchissima campagna acquisti di un calciomercato che ha regalato all’allenatore Antonio Conte rinforzi del calibro di Kevin de Bruyne, Sam Beukema, Noa Lang e giusto nella giornata di venerdì anche Lorenzo Lucca. Al momento della presentazione della nuova divisa ufficiale, infatti, è stato impossibile non notare un errore nella scritta inglese del badge che le presenta in inglese come “autenthic” invece che “authentic”. Un refuso che il club ha deciso di conservare per il resto della stagione.
Lo ha confermato Valentina De Laurentiis, che al ‘Corriere dello Sport’ è stata chiara sui motivi per cui il Napoli ha preso questa decisione. “Potrei correggerlo, ma preferisco lasciarlo così”, ha spiegato la figlia del patron del club, che si occupa proprio della linea di abbigliamento ufficiale della società partenopea.
“Chi lavora può inciampare, la cosa più importante è avere la forza di reagire. Mi piacerebbe che quelle maglie si trasformino in un segnale per i giovani, che spesso si bloccano per la paura di sbagliare. Cadendo si cresce, impara, e si vive per davvero. La città di Napoli fa così da secoli”, ha spiegato Valentina De Laurentiis.
Tanti collezionisti ipotizzavano che le maglie “autenthic” del Napoli sarebbero state ritirate, diventando una chicca rara come una sorta di “Gronchi rosa” delle divise da calcio. Ma non sarà così. E Valentina De Laurentiis ha aggiunto un altro motivo, legato alla scelta del Napoli di prodursi in casa le magliette insieme a EA7: “In quattro stagioni il nostro fatturato è quintuplicato. Merito di un’intuizione di mio padre, ma anche del nostro lavoro di squadra”. E ora si aggiungerà una maglia con un errore destinato a diventare iconico.