Il durissimo intervento di Yann Bisseck su Giovane sanzionato solo con il giallo in Verona-Inter è valutato in maniera univoca dagli ex arbitri.
Yann Bisseck non è stato espulso nel corso di Verona-Inter per un fallaccio “da ultimo uomo” che ha fatto infuriare il pubblico del Bentegodi e anche il tecnico gialloblù Paolo Zanetti, ma il mondo arbitrale si unisce nel giudizio dell’episodio affermando che la decisione dell’arbitro Doveri sia corretta. Il motivo è il superamento del concetto di “ultimo uomo” a vantaggio di quello di DOGSO (“Deny an Obvious Goal-Scoring Opportunity”, ossia la “chiara occasione da gol”), come confermato anche da Luca Marelli dopo Gianpaolo Calvarese.
“Inutile analizzare il fermo immagine, perché il fallo di Bisseck non è da espulsione – ha affermato Marelli -. A dover essere analizzata è la dinamica dell’azione, in cui si vede la palla andare velocemente verso il lato destro del campo. Si vede benissimo che il pallone si sta dirigendo verso l’esterno. Scorre molto lontano dal centro del campo, peraltro avvicinandosi verso Sucic. Per il cartellino rosso manca di certo un parametro”.
“Dal primo fermo immagine sembra che il fallo di Bisseck sia da cartellino rosso – aveva dichiarato in precedenza Calvarese -. Però la seconda ripresa conferma il fatto che il pallone si stia spostando verso la linea laterale e verso un altro giocatore dell’Inter, Sucic. Quindi la decisione di Doveri di ammonire Bisseck è sostenibile”.
Nella conferenza stampa del dopopartita di Verona, Zanetti non si è nascosto sull’episodio con protagonista Bisseck: “Parlarne è difficile. La palla va in direzione laterale e non dritta verso l’area. Però Giovane, con la velocità di cui dispone, un pallone del genere può andare a recuperarlo e poi andare in porta. Si trattava di una situazione estremamente pericolosa. Ma è andata così, abbiamo avuto anche una colossale occasione con Orban che ha colpito il palo. Sono lo stesso orgoglioso della squadra”.