Inter, vittoria in extremis a Verona: il 2-1 arriva al 94′

Articolo di Redazione Sportal

A segno Zielinski e Giovane nel primo tempo, solo un autogol di Frese a tempo scaduto permette all'Inter di sbancare Verona e tornare a -1 dal Napoli.

Inter brutta ma vittoriosa a Verona, dove solo a tempo ampiamente scaduto ha la meglio sull’Hellas raccogliendo un 2-1 grazie a un fortunoso autogol dopo il botta e risposta tra Zielinski e Giovane nel primo tempo e una prestazione in realtà tutt’altro che convincente da parte dei nerazzurri. Risultato comunque fondamentale per gli uomini di Cristian Chivu che in virtù di questo risultato si riportano a una sola lunghezza dal Napoli. Restano terzultimi e quindi in zona retrocessione gli scaligeri.

Primo tempo. Lampo Hellas in avvio: Orban per Giovane, chiuso, palla a lato. Definito subito il tema tattico: Inter al comando, Verona sulla difensiva. 3′: Zielinski, diagonale, Montipò in angolo da cui nulla scaturisce. Quindi Lautaro sorprende tutti con una palombella, un miracoloso intervento di Nelsson sulla riga dice no all’argentino. Ci riprova Lautaro, palla tra le mani del portiere scaligero. Al 16′ Inter in vantaggio: Calhanoglu dalla bandierina pesca l’indisturbato Zielinski al limite con una palla al bacio, altrettanto la conclusione del polacco nel set: 0-1. Prova a reagire l’Hellas, ma non va al di là di un tiro sopra la traversa di Belghali (21’). Il Verona non demorde, ma l’Internazionale è ermetica. Milanesi ad un soffio dal raddoppio: se ne va De Lima sulla destra, centro per la testa di Carlos Augusto, Montipò in allungo devia.

La sensazione è quella di un’Inter pronta all’accelerazione vincente a metà tempo, ma sono i veronesi ad aumentare la pressione offensiva. Conclusione di Giovane, ribattuto in angolo, poi corretto dallo stacco aereo di Nelsson, Sommer sicuro in presa. Al 39′ Orban allarga per Giovane sulla destra, il brasiliano entra in area e calcia, palla sotto l’incrocio nonostante il tocco di Sommer: 1-1 con susseguente parapiglia tra le due panchine subito sedato. Si gioca, Inter in avanti ma l’Hellas ad avere la palla del vantaggio: secondo minuto di recupero, Orban è un fulmine in area, deviazione, un palo clamoroso salva l’Inter. Si va al riposo sull’1-1.

Ripresa. L’Inter si fa subito vedere in avanti con Bonny e Lautaro Martinez, poi torna a prendere campo un Verona che sembra non volersi accontentare del pareggio. Gli ospiti però sono insidiosi in ripartenza, con Calhanoglu che manca di poco la porta difesa da Montipò. Chivu capisce che è il momento di intervenire sulla squadra ignorando il vicino impegno di Champions League, e manda contemporaneamente in campo Dumfries, Barella e Pio Esposito: sarà premiato a fine partita. Prima di allora si infiamma il Bentegodi per un fallaccio di Bisseck punito con il cartellino giallo mentre lo stadio si aspettava il rosso. Il difensore, però, era ultimo uomo ma l’intervento su Giovane era avvenuto molto lontano dalla porta di Sommer mentre il giocatore gialloblù non stava avanzando ma spostandosi verso la linea laterale.

Finale di partita a senso unico: l’Inter attacca, il Verona prova a conservare il punto del pareggio. Esposito di testa manda un buon pallone di poco sopra la traversa, Montipò nega la rete al grande ex Dimarco, Bella-Kotchap chiude la porta a Lautaro Martinez. Si va ai minuti di recupero: Frattesi con l’ennesimo colpo di testa su corner sbaglia di poco la mira, Doveri non vede un rigore dopo un contatto tra Esposito e Bella-Kotchap. Poi, quando il cronometro segna il minuto 94, Barella va al cross per il solito Esposito ma sul pallone arriva Frese, il cui colpo di testa beffa Montipò e il Verona regalando gol e vittoria all’Inter di Chivu.

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