Antonio Conte punge l’Inter, Beppe Marotta e Lautaro Martinez

Articolo di Andrea Gussoni

L'intervista post partita di Antonio Conte non poteva che partire dalla lite con Lautaro

L’intervista post partita di Antonio Conte non poteva che partire dalla lite con Lautaro: “Qualcosa in sospeso? Quando giochi queste partite, può accadere. Io voglio ricordare i miei due anni all’Inter, ho riportato lo scudetto dopo 10 anni, togliendo lo scudetto alla Juventus dopo un ciclo lungo di nove anni. E sapete cosa rappresenta per me la Juve. Mi porto ottimi ricordi. Lautaro è un ottimo giocatore, poi forse dal punto di vista umano non ho avuto modo di conoscerlo per bene. Gli faccio gli auguri e va bene così”.

“Ho rivisto il mio Napoli? C’era da affrontare una squadra fortissima, per me la migliore in assoluto che c’è in Italia e d’altronde non arrivi in finale di Champions due volte in tre anni se non sei forte. Hanno anche lasciato qualcosa per strada negli ultimi anni perché secondo me la loro rosa è fuori portata rispetto alle altre. Per quello che ci riguarda, abbiamo vinto nonostante i molti infortuni e l’infortunio sul rigore di De Bruyne. Non è un anno fortunato, magari qualcuno ci ha mandato qualche sfiga addosso… Oggi l’Inter era venuta per ammazzarci sportivamente, venivano da un momento eccezionale e noi da due sconfitte. Noi non avevamo voglia di farci ammazzare e anche in mezzo alle difficoltà abbiamo tirato fuori una buona prestazione”.

Inevitabile una domanda sul rigore e non solo: “Questa è la differenza tra il Napoli e l’Inter. L’Inter manda Marotta, le altre squadre mandano i dirigenti. Per il Napoli vengo io. Una grande squadra deve valutare il perché ha perso, non appellarsi a queste cose. Io non avrei permesso a un mio dirigente di fare queste considerazioni. Che venga un presidente a fare queste considerazioni… lasci le cose a chi ha partecipato alla partita. Sminuisce l’allenatore e non va bene. Io non ho mai chiesto ai miei presidenti di fare i papà, mi sono sempre difeso da solo”.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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