Serie A, le ipotesi per la ripresa del campionato

La decisione dell’Uefa di far slittare gli Europei al 2021 e posticipare le finali di Europa League e Champions League rispettivamente al 24 e al 27 giugno ha permesso alla Lega Serie A di trovare un minimo margine di manovra per pensare a una rimodulazione dei calendari.

La volontà dei club, confermata nella riunione Uefa di martedì, è quella di giocare tutte le partite ancora previste dal calendario: in questo senso, in Serie A mancherebbero 12 giornate (13 per chi ha un turno in più da recuperare), mentre in Coppa Italia restano da calendarizzare i match di ritorno delle due semifinali e la finalissima in gara unica.

Le ipotesi al vaglio per il rientro in campo sono tre, e tengono conto anche della necessità di effettuare una nuova mini-preparazione per evitare il rischio d’infortuni dopo il lungo periodo di pausa: la previsione più ottimistica è quella del 2 maggio, ma si pensa di poter riprendere anche il 9 o il 16 dello stesso mese.

La prima ipotesi permetterebbe di chiudere il campionato il 28 giugno, le altre invece necessiterebbero di uno sforamento a luglio che solleverebbe un’altra questione, quella dei contratti in scadenza: in questo senso andrebbe studiata una regola speciale per la proroga di tali contratti per terminare l’anno a luglio. L’Uefa, però, preferirebbe che le Leghe evitassero questa soluzione, perché andrebbe ad accavallarsi con l’inizio della stagione 2020/21.

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