Rocchi, lode al Var. “A patto non sia invasiva”

Sentire parlare un arbitro capita di rado. L’ipotesi che i direttori di gara commentino le partite subito dopo il loro fischio finale è ciclica, ma resta sempre lettera morta, e pure lontano dalle gare le voci dei fischietti sono molto rare.

A rompere il muro è Gianluca Rocchi, che ha parlato a Paestum a margine della settima edizione degli Italian sport awards, soffermandosi ovviamente sul tema dell’anno, l’introduzione del Var: “Il bilancio dei primi mesi con la Var è assolutamente positivo, si sapeva che le polemiche sarebbero arrivate. Chiaramente siamo in una fase di rodaggio che prevede sempre qualche piccola difficoltà, che ci servirà per fare esperienza. La Var, secondo me, non deve essere invasiva, ma un supporto fondamentale laddove l’arbitro non arriva, o non vede una cosa o la vede palesemente sbagliata”

“Purtroppo le nostre esperienze nascono e passano da alcuni errori – ha proseguito Rocchi, prima di dirsi speranzoso di essere inserito nella lista degli arbitri per il Mondiale 2018Bisogna che si accetti l’errore e chiaramente fare in modo che non si ripeta. L’arbitro rimane l’arbitro ed è quello che prende l’ultima decisione”.
 

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