Roberto Mancini, la sua verità sull’addio all’Italia

Le parole di Roberto Mancini

Roberto Mancini dalle pagine di Repubblica e Libero ha parlato del suo clamoroso addio alla Nazionale: “Ho cercato di spiegare le mie ragioni a Gravina, gli ho detto che avevo bisogno di tranquillità, non me l’ha garantita e quindi mi sono dimesso. Non ho fatto niente per essere massacrato”.

L’ormai ex ct ci è andato poi giù pesante: “Si è mai visto un presidente federale che cambia lo staff del suo allenatore? E’ da un anno che voleva farlo. Gli ho fatto capire che non poteva ma ha giocato sul fatto che un paio erano in scadenza. E’ da tempo che pensava cose opposte alle mie, doveva mandare via me a quel punto”.

“Arabia? Non nego che ci sia l’interesse da parte loro. Le due situazioni sono indipendenti e comunque ora non voglio pensare a niente. Mi è dispiaciuto leggere cose brutte, trovo ci sia stata una mancanza di rispetto. Sono molto triste”.

Secondo gli amici più intimi di Mancini, raggiunti dalla Gazzetta dello Sport, non sarebbe questo il vero motivo del suo addio alla Nazionale. In passato, aveva già detto di no a proposte economicamente importanti, mettendo sempre prima la sua amata Nazionale. Alla base del suo gesto ci sarebbero ben altre ragioni. Mancini si sentiva “limitato”. Le nuove nomine, le parole di Gravina dopo la Nations League, insomma una sorta di mancanza di fiducia nei suoi confronti che il Mancio non avrebbe gradito e che l’avrebbe portato a maturare la decisione di andarsene.

La sensazione che certe scelte arrivassero dall’alto ha fatto traboccare il vaso. Gli amici, inoltre, sottolineano come, uno come Mancini, ha sempre mercato. Ora che sarà libero, in tanti lo cercheranno, esattamente come accaduto quando era alla guida della Nazionale. Solo che adesso, libero dagli impegni con la Nazionale, non dirà di no a prescindere.

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