
Il percorso verso la rassegna iridata del 2026 inizia con una sconfitta pesante: Sorloth, Nusa e Haaland firmano il 3-0 finale.
Inizia come peggio non avrebbe potuto il cammino dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026: all’Ullevaal Stadion di Oslo, infatti, la Nazionale allenata da Luciano Spalletti perde 3-0 contro la Norvegia, rendendosi protagonista di una partita incolore che alimenta da subito i dubbi di un movimento che non vive la rassegna iridata dall’edizione del 2014 in Brasile.
La serata assume toni tetri, sportivamente parlando, già dopo nemmeno un quarto d’ora: è il 14′, infatti, quando un errore di Bastoni consente a Nusa di recuperare il pallone e servire Sorloth, il cui diagonale supera Donnarumma per l’1-0. La risposta dell’Italia è in un tiro di Raspadori che non inquadra la porta al 26′, ma è ancora la Norvegia a sfiorare il raddoppio, al 32′: Donnarumma è però bravo su Sorloth e devia in angolo.
Il 2-0 arriva comunque dopo appena due minuti dalla precedente azione: Thorsby serve Nusa, che si produce in un gran destro che non lascia scampo al portiere azzurro, facendo così impazzire il pubblico di casa. Già alle corde, l’Italia capitola al minuto 42: Odegaard passa il pallone ad Haaland, che salta Donnarumma e deposita a porta vuota il pallone del 3-0.
A inizio ripresa c’è Frattesi per Rovella, ma il copione del match non cambia, tanto che Berge arriva vicinissimo al 4-0 al minuto 66, colpendo il palo sugli sviluppi di una punizione da posizione defilata. Altri cambi per gli Azzurri arrivano al 71′, con Lucca e Orsolini che rilevano Retegui e Zappacosta, mentre all’83’ ci sono Ricci e Dimarco per Raspadori e Udogie. La sostanza, però, non cambia: non si registrano altre occasioni di nota, Norvegia batte Italia 3-0.