A Reggio Emilia gli Azzurri prima rischiano e poi prendono in mano le redini del gioco, andando a segno con Raspadori e Cambiaso: finisce 2-0.
L’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana di calcio termina con i primi tre punti del girone di qualificazione ai Mondiali 2026: l’Italia batte infatti la Moldavia per 2-0 a Reggio Emilia e si mette alle spalle l’amarezza della sconfitta in Norvegia di venerdì sera, benché il distacco da Haaland e compagni, vittoriosi in contemporanea per 1-0 in Estonia, resti di 9 punti (con due gare in meno giocate dagli Azzurri).
L’inizio, davanti al pubblico del Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia, in realtà, riaccende i timori di addetti ai lavori e appassionati della meglia azzurra: al 9′, infatti, Nicolaescu va in rete di testa, ma per fortuna della Nazionale l’attaccante dell’Heerenveen era oltre la linea del penultimo difensore e l’arbitro Schnyder annulla su segnalazione del Var.
L’Italia prende fiducia minuto dopo minuto e al 17′ sfiora il vantaggio: il pallone colpito di testa da Raineri, però, si stampa sulla traversa. La pressione sale ulteriormente ma bisogna attendere il 40′ per sfondare: cross di Ranieri respinto da Ionita, il pallone arriva a Raspadori che con un destro preciso supera un immobile Avram. E’ il gol dell’1-0, l’unico della prima frazione di gioco.
Nella ripresa, che inizia con Orsolini e Barella che rilevano Dimarco e Ricci, l’Italia ci mette cinque minuti per andare nuovamente a segno: proprio il nuovo entrato Orsolini salta Reabciuk e mette al centro, Cambiaso è in posizione perfetta per concludere a rete e realizzare il 2-0, un gol che di fatto chiude i conti in modo ampiamente anticipato.
L’ultima fase del match è pura accademia per gli Azzurri, benché arrivino un paio di occasioni interessanti non concretizzate da Tonali al 64′ Frattesi al 73′ (un minuto dopo l’ingresso di Lucca al posto di Retegui). Al 77′ Maldini rileva Raspadori, sei minuti dopo Coppola raccoglie la sua seconda presenza azzurra subentrando a Ranieri. Sei i minuti di recupero, durante i quali non succede nulla di rilevante: finisce 2-0 per l’Italia.
