
La sconfitta per 3-0 a Oslo rende già complesso il cammino azzurro verso la rassegna iridata che si svolgerà il prossimo anno.
Con sette partite ancora da giocare e, potenzialmente, ancora 21 punti a disposizione, l’Italia non può certo recitare il “De profundis” calcistico dopo la sconfitta alla prima gara delle qualificazioni ai Mondiali 2026, ma lo 0-3 in Norvegia fa riflettere tutto l’ambiente azzurro, a partire dal commissario tecnico Luciano Spalletti, piuttosto severo in conferenza stampa.
“Dobbiamo analizzare i fatti: siamo stati leggeri sin dall’inizio, non c’è stata determinazione – ha chiosato il tecnico di Certaldo -. Abbiamo fatto un errore sul primo gol, perso tanti palloni sulla tre quarti, ci siamo affollati troppo a centrocampo. Dobbiamo fare meglio tutti, individualmente, ma voglio comunque difendere questo gruppo”.
“Dirò qualcosa a chi non riesce ad arrivare al meglio – ha poi aggiunto Spalletti -. Io sono il responsabile di questa squadra, se mostra poca qualità la colpa è anche mia. Adesso dobbiamo pensare alla partita di lunedì, cambieremo un po’ di giocatori perché ci vuole freschezza. Poi parlerò con il presidente Gravina. Di cosa discuteremo? Delle scelte dal punto di vista tecnico”.
La formula del girone prevede che la prima vada direttamente ai Mondiali, mentre la seconda dovrà passare per il labirinto dei playoff: una prospettiva cupa per gli Azzurri, che hanno mancato proprio agli spareggi la qualificazione alle rassegne del 2018 e del 2022. “E’ un discorso di cui dobbiamo tener conto – ha ammesso Spalletti -. Sta a noi dimostrare di essere superiori”.