La triste confessione di Paul Gascoigne

La triste confessione di Paul Gascoigne

Paul Gascoigne compirà 57 anni il prossimo 27 maggio. Una vita spericolata la sua, fatta di eccessi soprattutto con l’alcol, con cui purtroppo ha ancora a che fare. L’ex centrocampista di Newcastle, Tottenham, Lazio (dal 1992 al 1995) e Rangers e della nazionale inglese si è raccontato  a “Gazza vs. Paul”, podcast di High Performance. Ecco le sue parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport.

“Ero un ubriaco felice. Non lo sono più. Sono un ubriaco triste. Non esco a bere, bevo in casa. La gente conosce Paul Gascoigne ma Gazza nessuno sa chi sia. Nemmeno io a volte. Continuo a combattere contro l’alcolismo e vivo a casa del mio agente (Katie Davies, ndr)”.

“Se voglio una brutta giornata, so che se vado al pub lo sarà. Altrimenti prendo la canna e vado a pescare e so che sarà una bella giornata. Cerco di non abbattermi perché il mondo è già giù. E quando sono davvero giù, è allora che prendo un drink per tirarmi su. Non credo di aver deluso allenatori, giocatori o tifosi. Se c’è stato qualcuno che ho deluso, quello sono io”.

“Non ci vuole molto per piangere. Tengo dentro un sacco di cose, cose che dovrei tirare fuori ma che ho paura di condividere con le persone. Non credo che crescerò mai, e la cosa non mi dispiace. Sono orgoglioso di quello che ho dato alla gente. Ho donato quasi un milione di sterline a 10 diversi enti di beneficenza. E non mi sono mai arreso. Non lo farò mai: penso che il momento nel quale mi arrenderò sarà quando sarò in una bara”.

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