La Juve ha conquistato un altro scudetto

Juventus e Milan sono i due club premiati questa mattina nella “Sala dei Grandi” della Provincia di Arezzo nella prima edizione del premio Fair Play Finanziario alla presenza del vice presidente UEFA Giancarlo Abete.
 
“I tifosi chiedono alle loro squadre le vittorie sul campo, la conquista  di trofei e campionati – ha affermato Giancarlo Abete. Spesso però ci dimentichiamo che i successi sono frutto di programmazione e investimenti mirati. Il Fair Play Finanziario fortemente voluto dalla UEFA non è solo una dimensione etica, ma una norma da rispettare”.
 
In collegamento Skype il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta, impossibilitato a prendere parte all’evento, ha portato il suo saluto e il plauso per la manifestazione sottolineando l’miportanza del tema cardine.
 
La manifestazione, organizzata dall’Associazione Premio Fair Play Mecenate in collaborazione con l’agenzia giornalistica Sporteconomy (market leader nell’informazione economica legato al mondo dello sport), è stata preceduta dal workshop “Il futuro del Fair Play Finanziario” presentato da Enrico Varriale giornalista di Rai Sport.
 
Milan “miglior vivaio” della Serie A. È stato Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del club rossonero, a ritirare il premio Fair Play Finanziario in chiave “miglior vivaio”.
 
“Alla luce delle analisi effettuate e in relazione all’utilizzo di alcuni fattori tra cui il fattore Nazionale, prima squadra e risultato sportivo il Milan è risultato essere il primo club nella maggioranza delle classifiche – ha spiegato Gennaro Di Nardo, football data analyst. Quello del Milan è il settore giovanile che, nella stagione 2014/2015, ha il più alto numero di convocazioni alle nazionali giovanili (147, con una percentuale sul totale pari al 12,8%). E’ la squadra che, dopo la Roma (che ha un’atleta in più, 38), ha offerto il maggior numero di giovani alle nazionali under (37, il 10,48% degli atleti convocati in nazionale nel 2014-15 sono tesserati con il Milan, Roma 10,76%). Presupponendo che maggiore sia l’under di riferimento maggiore sia la selettività delle convocazioni e degli atleti, sono state sviluppate due particolari analisi (definite analisi ponderate) in cui il settore giovanile del Milan è risultato essere primo. Il fine ultimo di queste analisi era quello di dare un premio alle società che avessero offerto più calciatori alle under in prossimità della Nazionale A”.
 
“E’ un Premio che rende merito al lavoro svolto sul settore giovanile – ha dichiarato Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan. Mi preme sottolineare l’impegno della dirigenza rossonera che da alcuni anni sta portando avanti un progetto relativo al vivaio rossonero con particolare attenzione ai giovani talenti, soprattutto under 14, da poter far crescere in casa. La presenza in prima squadra di giocatori come Donnarumma, Calabria e De Sciglio ne è l’esempio”.
 
Juventus Campione d’Italia del Fair Play Finanziario. Break Even Rule, indice di solvibilità relativi ai debiti verso il personale, rapporto personale/fatturato, rapporto PFN/fatturato, equity ratio e going concern. Questi i parametri che la Giuria del Premio ha analizzato e che hanno permesso di assegnare alla Juventus lo Scudetto del Fair Play Finanziario. “La short list a cui siamo arrivati – ha spiegato Emmanuela Saggese, portavoce della Giuria – è frutto di una selezione sulla base degli articoli della UEFA e in particolare gli articoli 49, 50 e 62. Ci siamo quindi attenuti al regolamento UEFA in materia di Fair Play Finanziario. Sono stati presi in considerazione i bilanci relativi alla stagione 2014/2015 approvati e depositati alla data dell’8 dicembre 2015. Per permettere una valutazione omogenea dal punto di vista temporale si è preso come riferimento l’anno chiuso al 30 giugno 2015 o 31 dicembre 2014. Sono state escluse le società con risultato d’esercizio negativo e superiore ai 5 milioni di euro e quelle con patrimonio netto negativo”.
 
Menzione d’onore per il Torino che, come ha sottolineato la Giuria nella motivazione, ha saputo trovare il giusto equilibrio tra dimesione economica e sportiva. Pur senza partecipare a competizione europee il Torino è riusciuto a chiudere in attivo il proprio bilancio rappresentando di fatto un modello.

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