Juventus, Allegri incorona Dybala

Massimiliano Allegri si gode il 3-0 sul Chievo: “Abbiamo giocato per la prima volta con i 3 centrocampisti, anche perché sono arrivato molti nazionali solo giovedì e dovevamo arrangiarci. I ragazzi sono stati bravi, abbiamo subito qualche tiro di troppo ma non abbiamo subito gol e questo è importante. Ci vuole disponibilità da parte di tutti per subire meno. L’anno scorso, a parte nella ripresa della finale di Champions, abbiamo subito pochissimi tiri ma abbiamo perso perché abbiamo fatto male la fase difensiva. In Italia nessuna sfida è semplice perché gli avversari corrono come te ma poi esce fuori la qualità”.

Dybala sempre più leader? Sta crescendo molto, sia tecnicamente che fisicamente. Ha tutti i numeri per poter diventare, insieme a Neymar, uno dei due giocatori più forti al mondo, quando Messi e Ronaldo smetteranno. Sono contento per lui per quello che sta facendo e sono fortunato ad allenarlo. Il Barcellona voleva me e Dybala? No, assolutamente. Sono contento qui alla Juventus, ci siamo divertii in questi anni e volgiamo continuare a farlo. Abbiamo una stagione importante davanti, in Italia ci sono 4 squadre che possono vincere lo Scudetto, il Torino ha fatto una bellissima squadra per poter ambire alle prime posizioni, la Lazio è sempre combattiva. Per vincere in Italia servirà qualche punto in meno ma sarà più difficile. Douglas Costa in difficoltà? Deve capire i compagni, giocare in Serie A non è semplice, anche contro le piccole che tatticamente sono bravissime. All’estero per questi giocatori è più facile ma se fosse entrato dopo, con più spazi, avrebbe fatto molto meglio. Ha qualità importanti comunque, dovrà lavorare ma è solo questione di tempo. L’inserimento di Bernardeschi? Federico è un giocatore giovane che ha fatto un salto importante e deve capire che quando si gioca in una grande squadra si gioca per la squadra e che ogni pallone pesa. E’ un ragazzo voglioso con qualità importanti. Soddisfatto dal gioco della Juventus? Bisogna vincere, poi ci sono gare in cui si gioca meglio e altre meno. Ma non capisco quando dicono che la Juve gioca bene o male”.

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