Euro2020, Chiellini svela un aneddoto su Harry Kane

Nella conferenza stampa alla vigilia di Italia-Inghilterra, Giorgio Chiellini ha parlato anche di Harry Kane, il centravanti che guiderà gli inglesi nella finale degli Europei.

Sale la tensione e cresce l’attesa in vista della finale di Euro2020 tra Italia ed Inghilterra, che si contenderanno nel mitico tempio di Wembley il titolo di miglior squadra del vecchio continente.
Nella conferenza stampa di vigilia del match, il capitano azzurro Giorgio Chiellini ha parlato di diversi argomenti inerenti l’incontro, non utlimo la sfida nella sfida con Harry Kane, il temibile attaccante britannico.

“Di Kane ricordo un’amichevole a Torino con l’Inghilterra, mi ha subito impressionato. Ha tante qualità: è fisico, tecnico, sa fare assist, sa tirare bene da fuori, sa tirare punizioni. Mi ha colpito tanto, ci ho giocato contro al Tottenham, l’ho visto, è incredibile. Sono un suo grande estimatore, potete chiederlo a Paratici per conferma, quante volte ne abbiamo parlato in questi anni. Io ho avrò la fortuna di vederlo in campo domani”, ha esordito il bianconero.

“Loro hanno esperienza internazionale, soprattutto Kane e Sterling. Ognuno ha le sue caratteristiche, se corro a campo aperto con Sterling dubito che arriverò prima di lui. Però sul rinvio del portiere la prendo io… Ci sono situazioni dove limitare le loro qualità, quelle di ogni attaccante dell’Inghilterra. La panchina dell’Inghilterra poteva arrivare comunque in finale, cercheremo di portarli dove li proveremo a limitare. E per fortuna è un gioco di squadra”.

Sulle sensazioni in vista di una serata così importante, Chiellini ha detto: “Gare così potrebbero non capitare nella carriera di un giocatore. Il mio compito, così come quello di Mancini, è di sdrammatizzare la tensione. Siamo consapevoli dell’importanza, non c’è bisogno di metterla in evidenza. Servirà fare da pompieri, questo vale per noi e per loro. Dobbiamo godercela con gioia e con la cosa che ho detto per la prima volta al Forte Village: spensieratezza e follia. L’Inghilterra non è la Spagna, ha caratteristiche diverse. Credo che siano arrivate in finale le squadre che hanno dimostrato di più durante questo Europeo. Basta vedere il loro score per capire che sono solidi, fisici, che hanno grandi individualità in ogni reparto. Hanno un’organizzazione portata avanti da Southgate dopo Euro 2016: non palleggiano come gli spagnoli ma sono forti in ogni reparto, hanno subito mezzo gol su punizione in tutto l’Europeo e appena hanno campo vanno a folate e ti fanno male”.

Sul sogno azzurro di conquistare il titolo: “Ci stiamo godendo l’avventura, si respira qualcosa di diverso sin dall’inizio. Lo dico da tanto tempo, da quando ho deciso di continuare questo ciclo, credevo si potesse far bene. L’Europeo è stato rimandato, i giovani sono cresciuti e sono arrivati pronti per fare un grande Europeo. Qui c’era qualcosa di magico e speciale, adesso da tre centimetri siamo a due, adesso siamo all’ultimo. Credevamo di fare un grande Europeo, poi la strada per la finale è piena di ostacoli e sliding doors. Però la sensazione crescente è sempre stata quella di giocare una grande manifestazione. Eravamo pronti a far qualcosa di importante, poi Roma ci ha dato qualcosa in più: riassaporare il calore d’Italia è stato importante”.

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