
CR7 continua a fare la differenza nonostante non sia più un ragazzino. Terzo titolo con il Portogallo e c'è ancora il Mondiale.
Immarcescibile. Cristiano Ronaldo non sembra accusare il passare del tempo. A 40 anni suonati, è ancora in grado di fare la differenza quando conta. L’ha dimostrato nella finale di Nations League, segnando il gol del 2-2, quello che ha permesso al suo amato Portogallo di portare la Spagna ai supplementari e poi batterla ai rigori.
L’ennesimo trofeo di un giocatore che non smette mai di stupire. Con la vittoria della Nations League, l’ex stella, tra le altre, di Real Madrid e Juventus, è arrivato a quota 35 trofei conquistati in carriera (brillano le cinque Champions League vinte, sempre da protagonista, con la casacca dei blancos).
Il portoghese tiene particolarmente ai tre titoli che ha vinto con la nazionale portoghese, ovvero gli Europei nel 2016 e le due Nations League (2019 e 2025). Conti alla mano, quello rifilato alla Spagna in finale è la rete numero 138 in nazionale (in 221 partite). Numeri senza senso.
Ora, nel mirino, ci sono altri due grandi obiettivi. In primis, c’è la volontà di arrivare a quota 1000 gol in carriera. Al momento, siamo a quota 938 gol ma il tassametro continua a girare senza sosta. Poi c’è un altro sogno, ancora più grande, ovvero cercare di vincere il Mondiale con il Portogallo. Ha vinto tutto, gli manca solo la Coppa del Mondo. Impossibile? Nulla lo è per l’immortale Cristiano Ronaldo.