
I Reds si sono imposti sui colchoneros per 3-2 all'ultimo respiro. Insulti al tecnico degli spagnoli che non ci sta.
Una partita carica di tensione. Liverpool-Atletico Madrid si è conclusa con il successo dei padroni di casa per 3-2. Decisivo, in pieno recupero, un colpo di testa di van Dijk. Una sconfitta amarissima per i colchoneros con Simeone che ha perso completamente le staffe.
Il motivo? Non tanto la sconfitta ma il comportamento di certi tifosi del Liverpool che, per tutta la partita, l’hanno insultando, arrivando anche a mostrargli il dito medio. Un gestaccio che ha fatto infuriare il tecnico argentino, pronto a farsi giustizia da solo e trattenuto a stento (poi arriva anche il cartellino rosso).
“Siamo in una posizione in cui non abbiamo il diritto di reagire; non è giusto reagire, perché siamo i protagonisti. Ma allo stesso modo in cui combattiamo il razzismo e gli insulti rivolti ai giocatori, le panchine sono continuamente sotto tiro e non è facile accettare insulti per tutta la partita. È arrivato il terzo gol. Oltre agli insulti, c’è stato un brutto gesto, io sono una persona”, le parole dello stesso Simeone riguardo a quanto successo in campo riportate da AS.
Il Cholo ha poi aggiunto: “Parlano sempre di attenzione, di rispetto… ma ti insultano dalle tribune per tutta la partita. Non posso dire nulla perché sono l’allenatore. La mia reazione non è giustificabile, ma dopo 90 minuti di insulti, non è facile. L’arbitro mi ha detto di aver capito cos’è accaduto. Speriamo che il Liverpool possa risolvere questa situazione. Spero che, quando individuerà chi ha fatto il gesto, ci saranno delle conseguenze”.