Juventus, Spalletti: “A Napoli ho danneggiato la squadra”

Articolo di Martino Davidi

Il tecnico dei bianconeri ha parlato alla vigilia della partita di Champions League

Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia della partita di Champions League contro il Pafos: l’allenatore bianconero ha invitato a non sottovalutare i ciprioti. “Il Pafos è tosto, è pieno di portoghesi e brasiliani. È una squadra che ha fatto brutta figura solo contro il Bayern. Poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia avuto avversari top. Sono una squadra tignosa e vogliosa di metterla a livello fisico. E sono organizzati sui calci piazzati”.

Sulle difficoltà in attacco: “I numeri sono quelli non desiderati al momento, sia al livello di risultati che di individualità. Ora ho più conoscenza dei calciatori che ho a disposizione e per me è fondamentale. Poi vedo che sono migliorate alcune cose. Non siamo bravi a ripeterle spesso dentro la partita queste cose che loro hanno, ma sono lì nelle condizioni di essere prese. Le dobbiamo fare di più e riconoscere di più”.

La partita di Napoli: “Senza attaccanti a Napoli? Non era per pungolarli ma per voler vincere la partita. Sono andato a giocare in quella maniera perché ero convinto che fosse il sistema giusto, poi non ho avuto il risultato che volevo. Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra”.

Sulla discontinuità della squadra: “Mi fanno stare sull’ottovolante, a volte rido e altre strillo. Poi li vedi fare cose buone e pensi che si ripeterà più volte, invece poi si va ad annullarla e ripartire da capo. Per me non cambia e non cambierà niente, non cambierò per un risultato o per l’atteggiamento. Le cose si affrontano e si cerca di trovare la spiegazione a ciò che è avvenuto”.

Le condizioni di Bremer e Rugani: “Li aspetto a braccia aperte, saranno in panchina. Non so dirle se saranno della partita oppure no. Domani si alleneranno se non entreranno quei 10-15 minuti, poi si aumenta il livello per poter fare discorsi differenti”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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