Fabio Capello sulla Gazzetta dello Sport ha parlato dei deludenti pareggi di Juverntus e Napoli in Champions League: “Una cosa mi pare abbia accomunato ieri le squadre di Conte e Spalletti, oltre al risultato finale: tutte e due sono calate a livello d’intensità e pericolosità nel secondo tempo”.
L’ex allenatore svela anche il motivo: “La mia spiegazione è la solita: in Champions League si corre a un altro ritmo, gli arbitri fischiano meno e non hai il tempo per rifiatare. Le italiane non ci sono abituate, o almeno non tutte, così vanno in sofferenza”.
“Eppure il Napoli ha dominato, soprattutto nei primi 45 minuti, con i tedeschi piuttosto sulla difensiva. Gli azzurri hanno creato comunque troppo poco a mio giudizio, dando l’impressione di essere sempre un po’ timidi nelle giocate”.
“Cosa è mancato? Di sicuro un po’ di qualità. Queste sono le classiche partite dove avere o non avere Kevin De Bruyne fa tutta la differenza del mondo. E ieri Conte non aveva il fuoriclasse belga. L’Eintracht ha potuto contenere gli attacchi dei padroni di casa e nella ripresa è venuto un po’ fuori, con Milinkovic che ha dovuto pure sporcarsi i guanti per evitare la sconfitta. Ok, la chance più importante per vincere è capitata al Napoli, ma McTominay è stato stranamente meno preciso del solito. Così i tedeschi, che nelle ultime due partite di Champions contro Atletico Madrid e Liverpool avevano incassato la bellezza di dieci gol, sono usciti dal Maradona senza subire nemmeno una rete e con un punticino. Fa effetto come dato, al di là di tutti i discorsi”.