Caos Nazionale, gli amici in difesa di Roberto Mancini

Rapporti deteriorati e mancanza di fiducia nei suoi confronti

L’addio di Mancini alla Nazionale sta facendo ancora molto discutere. Nessuno si aspettava che potesse lasciare il ruolo di CT, soprattutto in questo modo e con queste tempistiche. In tanti hanno motivato la sua decisione legandola alla ricca offerta giunta dall’Arabia Saudita (ingaggio monster per diventare CT della nazionale dell’Arabia Saudita).

Secondo gli amici più intimi di Mancini, raggiunti dalla Gazzetta dello Sport, non sarebbe questo il vero motivo del suo addio alla Nazionale. In passato, aveva già detto di no a proposte economicamente importanti, mettendo sempre prima la sua amata Nazionale. Alla base del suo gesto ci sarebbero ben altre ragioni. Mancini si sentiva “limitato”. Le nuove nomine, le parole di Gravina dopo la Nations League, insomma una sorta di mancanza di fiducia nei suoi confronti che il Mancio non avrebbe gradito e che l’avrebbe portato a maturare la decisione di andarsene.

La sensazione che certe scelte arrivassero dall’alto ha fatto traboccare il vaso. Gli amici, inoltre, sottolineano come, uno come Mancini, ha sempre mercato. Ora che sarà libero, in tanti lo cercheranno, esattamente come accaduto quando era alla guida della Nazionale. Solo che adesso, libero dagli impegni con la Nazionale, non dirà di no a prescindere.

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