“Partita troppo fisica”: l’Irlanda femminile lascia il campo per protesta

Irlanda-Colombia femminile interrotta dopo appena 20′ per la protesta irlandese

Doveva essere un semplice test per trovare la forma ideale in vista dei Mondiali femminili, ha invece avuto un esito a dir poco clamoroso: la gara amichevole fra le rappresentative femminili di Irlanda e Colombia, giocata a Brisbane a porte chiuse, è stata interrotta dopo appena 20 minuti di gioco per la protesta delle calciatrici irlandesi, che hanno lasciato il campo dopo un fallo subito dalla numero 10 Denise O’Sullivan che l’ha costretta a una visita in ospedale per verificare le condizioni del ginocchio colpito da un’avversaria.

Proprio la particolare situazione (nessuno spettatore sugli spalti né diretta tv di alcun tipo) ha fatto sì che il motivo della cancellazione del match, inizialmente sconosciuto, fosse stato reso pubblico soltanto diverse ore dopo, con un post pubblicato dai social della nazionale irlandese: “La partita a porte chiuse tra la nazionale femminile irlandese e la Colombia di venerdì sera è terminata dopo 20 minuti di gioco – si legge -. La partita era diventata troppo fisica e si è deciso, dopo un consulto con gli ufficiali di gara, di interromperla”.

Sospeso il match, le irlandesi sono tornate in campo soltanto per allenarsi, quando ormai le colombiane avevano deciso a loro volta di andarsene. Tramite il proprio profilo Twitter, la Seleccion colombiana ha confermato l’interruzione ponendola al 23′, declinando però ogni responsabilità. “La Federcalcio colombiana – si legge nella nota – informa che l’amichevole che avrebbe dovuto svolgersi tra la nazionale femminile colombiana e l’Irlanda è stata sospesa perché la nazionale irlandese, avversaria in questo venerdì, ha preferito non continuare a giocare, quando erano già trascorsi 23 minuti del primo tempo”.

“Le nostre squadre sono consapevoli delle regole del gioco, della sana competizione e del Fair Play – specifica il comunicato -. Rispettiamo comunque la decisione della nostra squadra avversaria”.

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