Bartolomucci sono – 25 gennaio 2016

Quando la squadra del cuore diventa squadra da infarto. Per informazioni rivolgersi a interisti e romanisti, mettiamoci anche milanisti. Insomma detto che la valanga azzurra, quella di Sarri, non stupisce nessuno, anzi consolida la convinzione che con quei bomber lì davanti vincere è sempre più facile, Higuain, Hamsik, Insigne e stavolta Mertens, detto che la Juventus con Dybala è un po’ come il Barcellona di qualche anno fa col primo Messi e detto che l’Inter è stata riconosciuta ufficialmente come il simbolo dei masochisti, diciamo che siamo al momento decisivo per le varie lotte, scudetto, Coppa Italia ed Europa.
 
In un mese e qualche giorno si capirà chi ha ragione. Se chi si batte per l’Europa può subire contraccolpi e se la Coppa Italia servirà di consolazione o sarà fagocitata dai soliti noti. La Juventus rivista ieri può vincere tutto. Oltre alla conferma di Dybala ha ritrovato due grandi pedine Evra e Khedira. Nell’autonomia di una partita sai quanto possono essere utili? Allegri ha fatto un gran lavoro. Perseguendo un obiettivo, più o meno lo stesso di Sarri col Napoli: trovare una formazione titolare, un undici, nel quale effettuare degli inserimenti a secondo dell’avversario e del momento. Allegri ha un’altra arma, che per ora si è vista poco, Cuadrado (ci metterei anche Zaza). Sfruttare il colombiano nella mezzora o nei venti minuti finali è come assestare una pugnalata al fianco dell’avversario. Ieri la Roma aveva svolto il suo compito quasi alla perfezione. Ottimo il lavoro di Spalletti. Ma si è notato che solo controllando gli avversari, senza impegnarli nella loro metà campo si è soggetti ad un assedio dal quale non sempre ti va bene. La Roma diventerà un guaio per i prossimi avversari, la mano di Luciano si vede e si vedrà ancora meglio fermo restando che dal punto di vista atletico i preparatori dovranno fare un buon lavoro.
 
Non entro nel merito di labiali e amenità varie solo perché non riesco a intravedere un punto di partenza, dico solo che ingiurie, insulti, bestemmie e magari sputi e colpi proibiti fanno parte di un calcio becero e purtroppo sempre esistito e non c’è verso di sperare nei miracoli. La storia non cambierà. L’Inter invece dovrà cambiare qualcosa. Intanto Mancini non ha trovato quello che Allegri e Sarri hanno tra le mani: una formazione di partenza un undici base sul quale inserire a secondo dei casi degli avversari e delle competizioni, ricordo che ai tempi di Josè Mourinho praticamente giocava sempre la stessa squadra e in tutte le competizioni anche Coppa Italia nel finale del torneo….  L’unica certezza mi sembra Handanovic. Troppo poco. Certo che i tifosi nerazzurri meriterebbero qualche risarcimento, in grande credito con la fortuna. Una considerazione su Donadoni e su certe strane metamorfosi nel calcio. Possibile che sia solo merito del tecnico un cambiamento tanto radicale del Bologna? Forse prima di lui la squadra rossoblù aveva toccato il fondo, poteva solo risalire. Così come non riesco a capire l’altra esponente della corrente masochistica la Lazio. Ieri, forse per la prima volta, ha avuto dalla sua anche un pizzico di fortuna…errore di Paloschi dal dischetto etc. etc. Il Milan continua a crescere. Ma fa tre passi avanti e due indietro, aspettando Balotelli. Palermo rinfrancato, Udinese spenta. Sento comunque puzza di bruciato in casa friulana, mentre il Genoa ha un po’ d’affanno. Nella geografia del calcio non è un momento felice per Genova e Milano, due città che cercano la quadratura del cerchio, per i meneghini si avvicina il derby e quello si sa prende la scena e, almeno per sette giorni fa comandare chi vince.
 
Allora ricapitolando settimane intense d’ora in avanti, ci si gioca tutto e in particolare per la parentesi europea ci si gioca la terza posizione nel ranking europeo, fondamentale per il numero di squadre da portare nelle competizioni. Quindi! Occhi aperti e un pizzico di buonsenso in più, più gol e meno insulti.

Articoli correlati