Avrebbe voluto congedarsi in altro modo ma è stato costretto a fare un passo indietro. Peppe Poeta chiamato a scuotere la squadra.
Un ultimo anno per chiudere, al meglio, un’avventura comunque stimolante e, trofei alla mano, anche con diverse soddisfazioni (tre Scudetti, due edizioni della Coppa Italia, tre vittorie in Supercoppa Italiana e anche una Final Four di Eurolega nel 2021).
Invece, Ettore Messina si è fatto da parte a stagione in corso, stanco di, parole sue, essere “un fattore di divisione”. Niente “ultimo ballo”, meglio lasciare ad altri, nello specifico al suo naturale erede Peppe Poeta, la missione di scuotere una squadra che pare ricadere sempre nelle stesse problematiche e non si parla solo di infortuni (comunque tantissimi nel corso delle ultime stagioni).
A questo punto, con Ettore Messina non più capoallenatore, tutti i giocatori saranno chiamati a fare un passo in avanti e prendersi le loro responsabilità. Gli alibi sono finiti. Il giochino, molto in voga sui social, di dare la colpa sempre ad Ettore Messina ora non ha più ragion d’essere.
Non sarà semplice per Peppe Poeta che, come da contratto, avrebbe preferito un anno di apprendistato prima di diventare il coach dell’Olimpia. Invece, dovrà inventarsi qualcosa subito per portare la giusta energia in uno spogliatoio che adesso è obbligato a dimostrare di avere gli attributi.