Nikola Mirotic esalta l’Olimpia MIlano

Le parole di Nikola Mirotic

Prima intervista da giocatore dell’Olimpia Milano per Nikola Mirotic: “La stabilità è importante per un giocatore, per ogni giocatore. Soprattutto quando capisci cosa vuoi davvero dalla vita, soprattutto se hai famiglia, allora la stabilità diventa un obiettivo da inseguire. Ma è importante che la stabilità non venga confusa con la comfort zone. Sono due concetti differenti. Io sono sempre andato in un club per restarci a lungo, anche dove poi mi hanno scambiato. A Barcellona ho vissuto anni meravigliosi, ho conosciuto belle persone e sono stato bene. E adesso spero di dare tanto anche a Milano. Per questo ho firmato un contratto lungo, non volevo una cosa a breve termine”

“Mi piace sentirmi sotto pressione, è importante essere sotto pressione. Credo in quello che vedo. Milano è una grande società. Ai giocatori piace questo posto, ci sono tante persone che lavorano per te, la città è bella, l’arena è grande, così l’allenatore. Adesso è arrivato il momento di fare un passo avanti, diventare una squadra che sia grande davvero, che accetti le sfide più ardue. Il potenziale è alto. Possiamo fare una grande stagione, lo penso guardando alla taglia, al talento, agli allenatori che abbiamo. Questa squadra è costruita per essere speciale”.

Dopo tante battaglie giocherà con Nicolò Melli: “Lo conosco da quando eravamo piccoli. Mi piacerà giocare con lui, sarà divertente. È un ragazzo eccezionale. Sono felice di giocarci insieme, finalmente, dopo tanti anni spesi a combattere uno contro l’altro. Credo che ci miglioreremo a vicenda. Giocare contro di lui è difficile, perché è sempre al top, è atletico, è intelligente. E adesso che non sono più costretto a giocarci contro, è bellissimo. Insieme possiamo competere contro chiunque. Non vedo l’ora”.

“Appena ho visto Kyle Hines venendo qui ho avuto un flash back di quando era all’Olympiacos e io a Madrid. Ero in contropiede, lui è venuto da dietro e mi ha stoppato. È stata la prima cosa che mi sono ricordato. No, è un grande piacere averlo come compagno di squadra, ho grande rispetto per lui, per come interpreta lo sport, per la sua leadership, come si comporta dentro e fuori del campo. È un esempio perfetto per i giovani. Dovrebbero tutti imitarlo. Sono contento di conoscerlo meglio, abbiamo già una bella connessione. Quando hai accanto uno come lui a proteggerti è meglio per tutti”, ha concluso l’ex Barcellona.

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