Marco Crespi tra NBA, finale scudetto e la rottura tra Petrucci e Sacchetti

Marco Crespi a tutto campo

Il commissario tecnico della Nazionale femminile svedese di basket e commentatore di Sky Sport Marco Crespi ha parlato, intervistato da Sportal.it, delle imminenti Nba Finals (live su Sky Sport Nba e in streaming su NOW), che vedranno affrontarsi Boston Celtics e Golden State Warriors.

“Qual è stata la più grande sorpresa dei playoff Nba? Lo dico con un dato: sono arrivate in finale le due squadre che hanno la miglior efficienza difensiva e non era mai accaduto. In più, da un punto di vista emotivo ed estetico, sono arrivate in finale le due squadre più belle” ha spiegato l’ex allenatore di Olimpia Milano e Mens Sana Siena tra le altre.

“Credo categoricamente che sia la finale giusta. I Golden State Warriors sono un esempio di cultura aziendale e sono tornati a giocare una finale avendo protetto quella cultura anche quando sono stati la peggior squadra dell’Nba, con 15 vittorie. Io credo che il fatto che con un modello di gioco, attraverso questa visione di gioco, hanno elevato 3 giocatori come Green, Curry e Thompson da buoni giocatori a campioni. Dall’altra parte – ha proseguito Crespi – i Celtics di Smart, Tatum e Brown di cui si diceva sempre: “sono bravi e belli ma senza un campione di fianco non arriveranno mai a poter vincere un titolo”. Ci sono arrivati e credo che anche questa sia assolutamente una bellissima storia”.

L’ex ct della Nazionale femminile azzurra ha poi raccontato quale, secondo lui, sarà la chiave di volta di queste Finals: “Io credo che in una finale non vince chi ha le prime punte con un rendimento migliore. Faccio l’esempio di due giocatori come Horford e Looney, che sono due giocatori con storie diverse ma entrambi poveri di talento, però funzionali e indispensabili alla squadra. Più questi giocatori saranno importanti, più significa che Boston e Golden State stanno giocando di squadra e quindi ritengo loro due fondamentali nello sviluppo della serie. Come seconda cosa, i Warriors hanno una rotazione più ampia e quindi potrebbero trovarsi più pronti davanti agli imprevisti, al di là delle scelte, dall’altra parte invece i Celtics non hanno la possibilità di attaccare giocatori dei Warriors, come difensori deboli: questo è un altro dato significativo”.

Qualche parola anche sui playoff italiani, che hanno visto la Virtus Bologna sconfiggere Tortona, mentre gli uomini di Messina si giocheranno il match-ball contro la Dinamo Sassari, per raggiungere i felsinei in finale: “Sarà sicuramente una finale Virtus-Olimpia. Pronostico complicatissimo ma non per essere democristiano. Virtus Bologna con il fattore campo. Olimpia Milano che ha ancora un’extra-motivazione dal risultato della passata stagione, per aver perso contro la Virtus in modo quasi inaspettato e bruciante e credo che alla fine questo possa contare. Difficile prevedere anche gli sviluppi tecnici. Sono due squadre che giocano una difesa seria, Milano l’ha sempre fatto, la Virtus attraverso il lavoro e le scelte di Scariolo ci è arrivata quindi penso che sia veramente una finale dove è difficile dire chi è favorito e per me è una vittoria per il basket italiano. Un’altra vittoria per il basket italiano è che saranno delle finali con la presenza di grandi giocatori”.

Crespi ha infine concluso dando la sua opinione sull’addio di Meo Sacchetti, alla vigilia di un appuntamento importante come gli Europei 2022: “L’allenatore è già designato ed è Pozzecco. Penso che il rapporto tra Petrucci e Sacchetti, per scelta di Petrucci, era qualcosa che non funzionava più da prima del preolimpico. Meglio giocare un Europeo senza una frattura insanabile tra presidente molto decisionista, come sottolineato da lui stesso e commissario tecnico”.

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