L’Olimpia affonda in laguna

Una prova da dimenticare, iniziata male e proseguita peggio, senza la minima reazione. L’Olimpia è rimasta evidentemente a Milano e si è dimenticata di venire al Taliercio per giocare gara 3, perché quella disputata dai biancorossi non si può definire una partita da playoff.
 
L’Umana Venezia domina dall’inizio alla fine e si impone con autorità (73-62), conquistando il punto del 2-1 e tornando in vantaggio nella serie di semifinale. Solo McLean riesce a dare un discreto contributo per buona parte della partita, ma per il resto non funziona praticamente nulla, né in attacco né in difesa, mentre i lagunari giocano una gara superlativa, con tanti protagonisti, da Green a Pargo, da Ejim a Tonut. 
 
Il primo tempo è un incubo per l’Olimpia: i padroni di casa iniziano con una grinta ed una voglia tripla rispetto alla squadra di Repesa, e subito il campo (giustamente) li premia. Green è il primo a scavare un solco (12-4 al 5’), mentre l’EA7 perde palloni a ripetizione, attacca in maniera confusionaria ed anche in difesa fa fatica a farsi valere.
 
Il solo McLean (9 punti sui 14 del primo quarto) riesce a dare un po’ di sostanza in casa milanese, ma nemmeno il primo intervallo cambia la situazione. Anzi, se possibile, va sempre peggio: altre perse, tiratori lasciati liberi dall’arco, così la squadra di casa vola anche a +20 (46-26 al 18’), con Pargo ed Ejim protagonisti. 
 
Repesa ruota i giocatori con frequenza, ma non trova un quintetto con risposte positive, se non qualche lampo isolato di Kalnietis e Macvan, ovviamente non sufficienti in una semifinale. Una minima reazione arriva in avvio di ripresa, con un 9-2 e la prima tripla di Simon, ma il -13 è solo un’illusione, perché Ortner e Bramos rispondono con 6 punti in fila e fanno scappare nuovamente la Reyer a +19.
 
La formazione orogranata è ovviamente esaltata, mentre l’EA7 sbaglia anche facili appoggi e Pargo firma la tripla del 65-44 in chiusura di terzo periodo, che è già una sentenza per una partita senza storia e dominata dalla Reyer. Nel finale Milano ritorna a -11, ma è troppo tardi. Mercoledì servirà un’altra Olimpia, altrimenti la situazione diventerà davvero problematica.
 
In collaborazione con basketissimo.com
 

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