
La compagine biancorossa torna al successo in Eurolega grazie alla vittoria in trasferta con lo Zalgiris Kaunas, sconfitto per 89-78
L’Olimpia Milano torna a vincere in Eurolega: i biancorossi espugnano Kaunas battendo lo Zalgiris 89-78. “È stata una bella vittoria contro una squadra che sta giocando molto bene – ha sottolineato coach Ettore Messina ai canali ufficiali del club -. È sempre bello venire qui, giocare in un’arena piena come era già stato a Belgrado e a Monaco. Questo è il segnale del grande prodotto tecnico che l’Eurolega offre”.
“Siamo partiti un po’ contratti per due motivi soprattutto – ha spiegato il tecnico biancorosso -: abbiamo faticato ad adattarci al livello di fisicità richiesto dalla partita, così la difesa non è stata subito all’altezza e qualche rimbalzo l’abbiamo perso per questo; in attacco eravamo un po’ incerti nel modo di attaccare la loro difesa. Ma progressivamente la nostra difesa è salita di livello, abbiamo rimesso a posto la questione rimbalzi e in attacco siamo riusciti ad attaccare con pazienza direi per tutto il resto della gara. Così abbiamo segnato 89 punti contro una delle migliori difese di EuroLeague. Abbiamo giocato quattro gare in trasferta, due le abbiamo vinte, e questa partita dimostra ancora come in EuroLeague in 48 ore tutto possa cambiare aspetto”.
Passando ai singoli, ha parlato così di Giampaolo Ricci: “È uno dei nostri due capitami, un giocatore esperto che ci dà tante cose. E’ un buon tiratore da tre punti, da 36-38% in stagione, ma oggi ha ovviamente tirato meglio del solito. I compagni sono stati bravi da dargli la palla nei momenti giusti, lui è stato bravissimo a farsi trovare disponibile. Così ha fatto e tirato ancora meglio del solito”.
Su Quinn Ellis, invece, ha detto: “È un giocatore molto promettente, siamo fortunati ad averlo firmato dopo una stagione a Trento di alto livello. Ha taglia e atletismo per giocare in EuroLeague ad alto livello. In campionato è partito bene, in Supercoppa è stato decisivo, in EuroLeague ha faticato un po’ ad adattarsi alla fisicità della competizione. Ma è un ragazzo che che ogni giorno viene in palestra pronto ad allenarsi, a lavorare. Ha la cultura giusta, perché è cresciuto in una famiglia di cestisti”.
Chiosa su Bryant Dunston: “Scherziamo sempre sul fatto che osi indossare la maglia numero 42 di Kyle Hines. Ma considero un onore che sia con noi, ci sta aiutando in campo e ci sta aiutando fuori campo. Come tipo di gioco, mentalità di squadra, professionalità mi ricorda tantissimo proprio Hines”.