Eurocup, primo titolo per Malaga

Non sempre il campo amico garantisce il successo. La bella tutta spagnola dell’Eurocup finisse con una rimonta epica che rimarrà negli annali del basket. Valencia avanti di 13 punti, un vantaggio netto da gestire per la gioia del  suo pubblico (8.500 spettatori) e  pregustando il record del terzo trofeo, crolla invece imprevedibilmente nell’ultimo quarto segnando soltanto 4 punti. Roba da minibasket.  E col parziale di 0-18 Malaga, saggia formichina,  si porta a casa l’Eurocup e la qualificazione per l’Eurolega nella quale ha militato per anni arrivando anche alle Final Four.

Malaga è una delle roccaforti spagnole del basket, in precedenza aveva vinto la Coppa Korac.  Sergio Scariolo è diventato cittadino onorario in virtù dell’unico titolo nazionale. A Malaga  ha lavorato solo un anno anche Jasmin Repesa con esito alterno, ma il presente è legato a coach Joan Plaza. Uno degli allenatori più apprezzati,   già vincitore dell’Eurocup col Real Madrid (oltre uno scudetto);  dopo aver fatto un buon lavoro a Kaunas è tornato in Spagna predendo il posto di Repesa. Ha lanciato giocatori importanti, il minorchino Sergio Llull, il lituano Kuzminskas oggi nella NBA e  ha visto giusto anche con Alberto Diaz, 22 anni, 1,88, a sorpresa nel quintetto iniziale. Si tratta di uno dei talenti presentati dalla Spagna nelle competizioni giovanili europee.

La fiducia  del tecnico è stata premiata, il rosso malpelo nato a Malaga pur essendo il più giovane in campo  è stato votato  fra tanti campioni MVP al termine di una gara nella quali ha segnato canestri decisivi, con ottime percentuali (2/3 2/3 da3) risultando il miglior marcatore (12 punti) e nella valutazione (12). Importanti anche gli altri spagnoli, Dani Diez (9 punti, 3 triple) e Carlos Suarez (5 rimbalzi, 12 di valutazione) in una squadra-multinazionale con  quattro americani  (Jeff Brooks, Oliver Lafayette, Jamarr Smith e Kyle Fogg), tre slavi (lo sloveno Alen Omic espluso nel finale per un fallaccio e i serbi Nemanja Nedovic e Dejan Musli il quale  è rimasto in panchina), il polacco Adam Waczynski, il congolese Viny Okouo.

Sinonimo di successo  l’estroso Jeff Brooks, 28 anni, ex allievo di Penn State col quale ha vinto il NIT. Nelle sue stagioni italiane (Jesi, Cantù, Caserta, Sassari) è stato protagonista della tripletta firmata da Meo Sacchetti e vinto la Supercoppa anche con Cantù e gli è riuscito anche a prender moglie per cui sarebbe papabile per la nazionale. Oliver Lafayette  l’uomo di fiducia di Repesa che  da Malaga se l’era portato lo scorso anno a Milano, giocatore serio ma in discesa, nella finale ha giocato solo 3 minuti. Per gli americani 21 punti complessivi, 10 di Jamar Smith, 9 di Brooks, 2 e -1 di valutazione Kyle Fogg, Lafayette a bocca asciutta. Per gli slavi 14 punti, 3 con 6 rimbalzi per Waczynski, quindi un trofeo “forgiato” dagli spagnoli e quindi più corroborante.

Grande delusione  per Valencia, squadra lunatica, protagonista di un “indimenticabile” autodafè con 13 punti di vantaggio dopo 3 quarti, dominante ai rimbalzi (36-26 di cui 15 offensivi)  e capace di pietrificarsi di colpo segnando solo 4 punti negli ultimi 10 minuti. Ha tirato più da 3 (9/36) che in area (12/33) sempre perà con mano incertissima. Vediamo lo 0/5 Vives e Rafa Martinez nelle triple,2/9 totale per San Emeterio, soltanto  il roccioso montenegrino Dubljevic è stato pari al suo standard,  16 punti (4/8 2/4 da3) e 19 di valutazione.

Coach Pedro Martinez di questa stagione ricorderà il trofeo di Miglior Coach, il montenegrino Dejan Musli  non di darà pace ma gli rimane il primato di miglior cannoniere all-time di questa competizione  e la valutazione nel quintetto ideale, mentre il capitano Rafa Martinez, oltre 500 partite,difficilmente sopravviverà alla tremenda delusione. A 37 anni una botta simile fa venire la voglia di smettere.

Il primo titolo del’anno  del’Europa copparola è dunque agli spagnoli che torneranno l’anno prossimo a monopolizzare l’Euroleague con 4 squadre. Il titolo dell’Europe Cup, il secondo trofeo FIBA  e quarto come livello e visibilità, nel quale  Varese perse  nel 2016 con Francoforte,è già francese. Nanterre e Chalon hanno battuto in semifinale  Bonn (Germania) e Ostenda (Belgio) e si giocheranno il trofeo  il 19 aprile e il 26. Seguirà dal 28 al 30 la Final Four della Champions League a Tenerife dove la Reyer rappresenta l’Italia, unico lampo della stagione. Nella prima edizione del trofeo FIBA,  prima finale europea e assoluta della gestione-Brugnaro il Doge del basket che ha saputo scegliersi come braccio destro Casarin, un ottimo executive. La stagione europea di Milano invece finisce questa settimana con l’Unics con la difesa del..penultimo posto frutto di 21 sconfitte. E doveva essere la stagione del rilancio europeo…

A cura di Enrico Campana

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