Cervi: “Ecco perché sono rimasto”

Riccardo Cervi riflette sull’interruzione del campionato di basket per l’emergenza Coronavirus e sulle prospettive che si respiravano a Trieste nel corso della stagione che poi la Fip ha deciso di dichiarare prematuramente conclusa.

“A Trieste, ma vale in generale per tutto il Friuli Venezia Giulia, siamo stati abbastanza fortunati – le sue parole in un’intervista concessa a ‘Il Piccolo’ -. Ci sono delle restrizioni che ci impongono sacrifici, ma la situazione è sempre rimasta sotto controllo. Per questo motivo non sono rimasto a casa, anche perché mia madre mi racconta che la situazione a Reggio Emilia è decisamente peggiore”.

La sensazione di Cervi, però, è che Trieste avrebbe raggiunto i suoi obiettivi anche senza lo stop delle attività: “Sono convinto che ci saremmo salvati anche sul campo. Ma al momento ritengo che la cosa non abbia più importanza. Ci aspettano anni difficili e saranno necessarie compattezza e unità d’intenti. Dovremo remare tutti nella stessa direzione”.

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