Campana: “Milano è favorita, ma…”

L’Olimpia Milano, aggiudicandosi gara-2, ha riportato in parità la serie contro Venezia ma Repesa in conferenza stampa ha sottolineato il troppo nervosismo evidenziato dai suoi dopo l’intervallo lungo.
 
Proprio da questo aspetto inizia la sua analisi per Sportal.it Enrico Campana: “Milano resta la favorita ma questo nervosismo è pericoloso, specialmente perchè è emerso in una partita in cui gli arbitri hanno sbagliato meno dei giocatori. Taurino ha acquisito una sicurezza apprezzabile e non è facile dirigere una squadra che punta molto sulla difesa”.
 
“L’atteggiamento degli uomini di Milano può essere contingente, dopo aver perso gara-1 a sorpresa, ma può avere anche un’origine tecnica, per le incertezze della stagione e un Gentile non ancora a posto fisicamente, col suo corpo da giocatore di football americano“, aggiunge il giornalista, grande esperto di basket, sottolineando anche le 20 palle perse dopo il 14,3% nel tiro da tre di gara-1.
 
“Un altro problema è la lottizzazione del ruolo di playmaker. Si è iniziato con Kalnietis, poi si è passati a Lafeyette, Cinciarini fuori… Bisogna fare una scelta precisa”.
 
Il turnover riguarda però anche gli altri ruoli: “Con una rosa di 15 giocatori può capitare di puntare su un giocatore che poi non è in serata lasciando fuori un altro che magari avrebbe risolto la partita. Repesa comunque conosce la pallacanestro e fa le scelte migliori, fino a prova contraria”.
 
Questione campo: “E’ un problema risibile, una scusa. Le grandi squadre devono vincere fuori casa e aver giocato a Desio è stato uguale per Venezia che ha vinto gara-1. Non c’è fluidità e continuità di gioco”.
 
Secondo Campana, Milano resta comunque la favorita: “In una semifinale al meglio delle sette è difficile che Venezia riesca a farcela. Ha migliorato la panchina, Pargo si è inserito bene e Tonut ha sorpreso ma Milano è troppo più forte a rimbalzo”.
 
Chiosa sull’altra serie, sul 2-1: “Il fattore campo tiene, Reggio Emilia ha vinto le prime due ma Avellino è stata davanti nel primo quarto e Buva in gara-3 è stato decisivo, con rimbalzi e ottime percentuali. La Grissin Bon ha già giocato e buttato al vento una finale scudetto, tanto di cappello però a Menetti per i risultati e per il rendimento di Polonara, Aradori e Della Valle. L’incognita ora è l’infortunio di Veremeenko, oltre all’età di Lavrinovic e Kaukenas”.

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