Jacob Gilyard pronto a spingere in alto Cantù

Articolo di Aldo Seghedoni

"Essendo il playmaker, tante volte il risultato dipende da quanto faccio io in campo" osserva il regista dei brianzoli.

Jacob Gilyard, regista della neopromossa Acqua S.Bernardo, ha parlato al Giornale di Cantù a poche ore dalla delicata sfida casalinga con una Vanoli Cremona che ha iniziato alla grande il suo campionato.

“Il torneo è più o meno come me lo aspettavo, ovvero di buon livello – ha detto -. Non sto tirando con buone percentuali e questo per me è frustrante. Ma, essendo il playmaker, tante volte il risultato dipende da quanto faccio io in campo. Penso che valorizzare i compagni sia la parte più importante del mio ruolo. Quando sono riuscito a farlo ne ha beneficiato tutta la squadra”.

“Mi piace la città. I tifosi sono fantastici, ho capito sin da questa estate quanto fosse caldo il tifo e per noi è molto importante. Dato che abbiamo una vittoria e tre sconfitte abbiamo parecchio su cui lavorare” ha aggiunto l’ex Niners Chemnitz.

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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